di Andrea G. Laterza
Dal 1° maggio chiude il punto di primo intervento di Mola, allocato presso la RSA di Via Rutigliano.
Con una delibera di Giunta regionale di martedì scorso, entro la fine di questo mese saranno 39 i Punti di primo intervento che verranno soppressi in tutto il territorio regionale: in alcuni casi verranno riconvertiti in postazioni del 118, in altri sarà presente solo un’ambulanza o auto medica.
Nello specifico, dal 1° maggio, Mola (che ha registrato una quota al di sotto dei 6000 accessi al punto di primo intervento) potrà disporre solo di una postazione mobile (un’ambulanza medicalizzata o un’auto medica o un’auto solo con infermieri).
Subiranno la stessa sorte di Mola: Alberobello, Bitonto, Casamassima, Castellana, Conversano, Gioia del Colle, Giovinazzo, Grumo, Locorotondo, Noci, Polignano, Rutigliano, Ruvo, Santeramo.
Terlizzi e Triggiano invece, avendo totalizzato più di 6000 accessi avranno una postazione medicalizzata del 118.
In alcuni casi sono previste deroghe con una doppia unità mobile come, ad esempio, nelle città turistiche come Alberobello e Polignano, ma solo dal 1° aprile al 30 settembre.
Nei punti di primo intervento i sanitari stabilizzavano il paziente che veniva trasferito nell’ospedale più vicino. Ora, con la scomparsa del posto di primo intervento, in caso di urgenze il cittadino dovrà esclusivamente chiamare il 118 oppure recarsi in qualche pronto soccorso vicino.
Non è difficile intuire che con la chiusura dei 39 punti di primo intervento i cittadini dei Comuni interessati intaseranno le strutture di pronto soccorso più prossime, che, tuttavia, in molti casi sono già al collasso.
Si conclude così la parabola della sanità molese: dalla chiusura dell’Ospedale civile di Corso Italia fino a quella del punto di primo intervento, passando per un lungo calvario fatto di continui ridimensionamenti e dismissioni.
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APPELLO AL COMMISSARIO PREFETTIZIO DOTT.SSA SCHETTINI
Il tema è molto sentito.
I nostri lettori stanno postando decine di commenti di indignazione sulla nostra pagina facebook, per un provvedimento della Giunta Regionale preso senza alcuna informazione preventiva nè alcuna trattativa e/o compensazione con le comunità locali.
Crediamo di poter dar voce ai nostri lettori (sono già oltre 1500 sulla nostra pagina facebook nel giro di 1 ora dall’ inserimento) chiedendo al Commissario prefettizio dott.ssa Schettini di rendersi interprete della protesta e dell’indignazione dei molesi presso il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
CRESCE L’INDIGNAZIONE DEI MOLESI
La copertura di questo post alle 18:25 è di 5122 persone sulla nostra pagina facebook, con 69 condivisioni, oltre alle 2159 letture uniche del sito on line.
L’interesse e l’indignazione dei molesi contro questa decisione è molto ampia e, come già detto, invitiamo la dott.ssa Schettini, Commissario prefettizio, a farsene interprete presso il Presidente della Regione Puglia.