Riceviamo e pubblichiamo:

Disastro Sanità: a Mola tra criticità e speranze vane

Sono già diversi anni che denunciamo la disastrosa situazione sanitaria molese e nulla sembra mutare, anzi; nell’indifferenza delle Istituzioni e nella rassegnazione degli ormai stanchi cittadini anche l’ultimo presidio, quello del Punto di Primo Intervento Territoriale chiude dal 1° maggio.

Dopo la  tegola della fine del 2011, la trasformazione del Punto di Primo Soccorso in punto esclusivamente diurno,  più volte siamo tornati a denunciare i tanti  disservizi nel tempo accumulatisi e i tanti problemi  irrisolti: il Centro Unico Prenotazioni (CUP) non più aperto tutti i giorni e talvolta con lunghe code e attese; il trasferimento del laboratorio analisi, ora ridotto a solo centro per i prelievi e liste sempre prolungate tra prenotazione e prestazione; lunghe liste d’attesa per visite specialistiche e diagnostiche (in verità non solo da noi, ma mai come in questo caso il mal comune mezzo gaudio è quanto meno inadatto).

Una situazione che offende la nostra città e che ci priva di servizi tempestivi di base a difesa della nostra salute pubblica. Vogliamo sommessamente ricordare che queste prestazioni di base costituivano una sorta di risarcimento concordato anni fa quando si accettò (con il parere contrario di pochi) di cedere il nostro Ospedale in cambio di un pacchetto di servizi alternativi, fra i quali, giova ricordarlo, il Presidio di Primo Intervento.

Cerchiamo di porre fine al disastro in cui versa la nostra citta! Non riusciamo a spiegarci perché per le analisi un cittadino molese debba sottoporsi ad un triplice passaggio, in giorni ovviamente diversi: prenotazione, prelievo e ritiro referto, il tutto cadenzato da tempi smisurati, se confrontati con quelli degli altri Comuni a noi vicini, i poveri pazienti molesi sono sempre messi di fronte al dilemma: se vuoi far presto devi andare a Rutigliano, Conversano, Di Venere e ti sbrighi in un giorno o due, anziché i 15/20 giorni della nostra Mola.

I più bisognosi sono serviti! Chi non ha mezzo proprio o possibilità di viaggiare si arrangi. Non parliamo, poi, del PPIT (Punto di Primo Intervento Territoriale). Più volte negli ultimi anni si è tentato di scippare questo servizio, ma siamo sempre riusciti a far valere le nostre ragioni e a tutelare la nostra sicurezza, ora però suonano campane a morto.

Serve ora una forte presa di posizione e far fronte comune, reagendo energicamente e con la massima tempestività, prima che sia davvero  troppo tardi. Noi siamo pronti e svolgeremo la nostra azione fino in fondo, agendo su tutti i fronti.

Mola, 13.aprile.2018

Per la Sezione di Mola del P.S.I.

Vittorio Farella

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