di Andrea G. Laterza

In questo punto è caduta la giovane donna. La ringhiera, già danneggiata dai vandali e mai manutenuta nè riparata, ha ceduto provocando l’incidente

La situazione nell’area situata tra il Castello e il fronte mare ha ormai superato ogni livello di guardia.

E’ semplicemente insostenibile e lo scriviamo da anni, con decine di foto e articoli che hanno mostrato nel tempo il progressivo degrado.

A testimonianza della grave situazione, alla tracimazione di acque maleodoranti nel fossato del Castello di cui stiamo parlando da giorni, si è aggiunto  un episodio di cronaca allarmante.

Ieri sera, intorno alle ore 21:00 si è verificato un incidente nell’area dell’anfiteatro Castello che avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi.

Dalle informazioni che ci sono pervenute sulla nostra pagina facebook e poi dalle notizie inviateci via “whatsapp”, avrebbe ceduto una delle balaustre in fili di acciaio che separano l’anfiteatro dalle mura del castello nella zona che guarda il mare. Si tratta di una recinzione ormai quasi del tutto saccheggiata, priva di alcuna manutenzione e ripristino e, quindi, fortemente a rischio per chi sosta nell’area.

Una giovane donna è caduta in quel tratto, probabilmente battendo su un masso giacente sull’erba sottostante.E’ intervenuta un’ambulanza di pronto soccorso e, quindi, alla presenza dei Carabinieri, intervenuti sul posto, la donna è stata trasferita in un ospedale del capoluogo.

Ecco il punto preciso del cedimento: si può notare la ringhiera lesionata dall’azione dei vandali: è bastato appoggiarsi perchè cedesse di schianto

Il problema quindi non è dato soltanto dalla presenza di acque maleodoranti nel fossato del Castello, ma tutta l’area è in condizioni pessime, a cominciare da quelle dell’anfiteatro e del lato sud est (dove cioè furono edificati i box più volte saccheggiati e ormai distrutti). In particolare, quest’ultima è covo di teppisti e di traffici illeciti che approfittano di quella rientranza a fondo cieco per compiere atti di vandalismo e spacciare e consumare sostanze stupefacenti.

Il degrado è pauroso, frutto di anni e anni di assenza di manutenzione e di totale assenza di prevenzione e repressione del vandalismo imperante.

Così sono stati ridotti i locali realizzati nel “cul de sac” – lato sudest del Castello.

Le responsabilità sono tutte politiche e burocratiche. Abbiamo chiesto più volte l’installazione di telecamere in funzione antivandalismo nonchè l’apertura del passaggio piazza – fronte mare al fine di portare quel “cul de sac” alla luce, sottraendolo ai teppisti e agli sbandati.

Ma nessuna amministrazione, dal momento in cui si è messo mano alla ristrutturazione del fronte mare, ha fatto nulla di concreto per tutta l’area che circonda il Castello.

E’ l’ennesimo scempio di opere realizzate con grande dispendio di denaro pubblico (il dannoso, a conti fatti, Urban II) e poi lasciate alla deriva e alla totale incuria.

La misura è colma da tempo. A chi ci accusa di fare allarmismo e di “pompare” le situazioni di degrado, rispondiamo che “Città Nostra” è fin troppo responsabile nella denuncia dei gravi guasti presenti nel tessuto urbano, quasi ovunque.

L’interno dei box devastati

 

 

 

 

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