di Andrea G. Laterza

Anche oggi si è proceduto allo svuotamento del fossato (sono stati asportati altri 48.000 litri) e alla rimozione delle erbe infestanti. Le acque sono di provenienza fognaria

Il Comune di Mola ha fatto eseguire le analisi dei campioni del liquido asportato dal fossato del Castello. Il risultato ufficioso (in attesa della documentazione ufficiale) è che si tratta di acque di fogna.

Vengono così smentite le ipotesi circolate di acque piovane ristagnate.

Anche oggi sono proseguite le attività di aspirazione del liquido maleodorante nel fossato del Castello. Sono stati aspirati altri 48.000 litri, con ulteriori 4 carichi dell’autobotte.

Il dott. Vito Tanzi, responsabile del Settore Ambiente e Comandante della P.M., ha provveduto a sovraintendere alle operazioni di bonifica e ha dato disposizioni per l’asportazione della vegetazione cresciuta nel tempo a dismisura sul fondo e ai bordi del fossato, oltre a disporre il taglio delle erbe infestanti nell’intera area del fronte mare.

Per il 15 maggio è stato disposto dal Commissario prefettizio un sopralluogo dell’Acquedotto Pugliese finalizzato a ricercare le cause dello sversamento di liquami nel fossato.

Intanto, il titolare dell’officina da elettrauto, sig. Lorenzo Antonacci, ha mostrato a “Città Nostra” la situazione della sua cantina. L’odore è nauseabondo e vi ristagna un liquido scuro e melmoso.

L’artigiano subisce da anni allagamenti di liquami nella sua cantina che lamenta a partire dall’esecuzione dei lavori dell’impianto fognario del fronte mare. “Prima – egli ci dice – non accadeva nulla del genere.”

Il sig. Lorenzo Antonacci, titolare dell’officina elettrauto, sottolinea che la cantina del suo locale subisce periodici allagamenti a partire dai lavori di realizzazione del fronte mare targato Urban

La cantina del sig. Antonacci è ancora invasa da una notevole quantità di liquido melmoso e scuro. Il noto elettrauto attende che la ditta incaricata dal Comune provveda ad aspirare i liquami anche da qui.

Ecco il tombino della fogna situato sulla Rotonda che, ogni qual volta, il fossato e la cantina di Antonacci si allagano, l’Acquedotto Pugliese provvede a disostruire. E’ probabile che vi siano rotture o mal collegamenti nell’impianto fognario del fronte mare che inducono la tracimazione dei liquami nel fossato e nelle cantine delle abitazioni adiacenti.

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