Redazionale

Le Federazioni  Territoriali Funzione Pubblica CGIL, CISL e UIL contestano il trasferimento di personale comunale senza preventiva formazione.

Ecco il documento inviato al Commissario Prefettizio e al Segretario Generale.

“Alle scriventi OO.SS. è pervenuta notizia in merito a numerosi movimenti interni  che vedono dipendenti comunali trasferiti da un Settore ad un altro.

Ebbene, cosi come è vero che nelle Pubbliche Amministrazioni la direzione e l’organizzazione del lavoro nell’ambito degli uffici sono assunte in via esclusiva dagli organi preposti alla gestione,  con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro (ex art. 5 comma 2 D.Lgs. 165/2001), è anche vero che vi sono altre norme da tener presente, come quelle qui di seguito specificate: ✔ art.1,  comma 1, lettera c), del D.Lgs 165/2001, ovvero assicurare la formazione e lo sviluppo professionale dei dipendenti; ✔ art. 7, comma 4, del D.Lgs. 165/2001: “Le amministrazioni pubbliche curano la formazione e l’aggiornamento del personale, ivi compreso quello con qualifiche dirigenziali, garantendo altresi’ l’adeguamento dei programmi formativi..omissis..”.

I suddetti precetti normativi, nella disposizione di servizio che ha visto assegnato ad horas all’Ufficio di Stato Civile una unità senza formazione alcuna, risultano completamente disattesi. Come è possibile, limitando il discorso al caso anzidetto, che un dipendente venga trasferito in ufficio così strategico senza formazione alcuna? Sarebbe quanto meno opportuno ricordare quanto disposto dall’articolo 54, comma 3, del Tuel, che si riporta testualmente: “Il sindaco, quale ufficiale del Governo, sovrintende, altresì, alla tenuta dei registri di stato civile… omissis..”.

Preso atto della suddetta norma, si può considerare rivolta all’osservanza dei principi di efficienza e efficacia dell’azione amministrativa una scelta come quella effettuata con il trasferimento al predetto ufficio di un lavoratore (sia pure con il profilo di Istruttore Amministrativo) che si occupava di tutt’altro, visto che operava presso i Servizi Sociali, lasciando tra le altre cose scoperto il Settore di provenienza?

Oltre a quanto innanzi, ai firmatari della presente risulta che il lavoratore, peraltro noto per la sua disponibilità e preparazione (ma in materie diverse da quelle del nuovo ufficio), non ha beneficiato di un fisiologico periodo di affiancamento e che il primo giorno di servizio presso l’Ufficio di Stato Civile è stato lasciato completamente allo sbaraglio, con tutto ciò che ne consegue nei rapporti con il pubblico. E’ possibile un simile atteggiamento ?

Per quanto esposto, si chiedono urgentissimi  chiarimenti in merito, precisando sin d’ora che queste OO.SS. monitoreranno la situazione e non esiteranno ad intraprendere ogni azione finalizzata sia alla tutela professionale, fisica e morale  di tutti i lavoratori dell’ente, che ad ogni altra questione che si riterrà opportuno segnalare agli organi e alle autorità competenti. Il caso di specie, infatti, non rappresenta un evento isolato, ma è l’episodio culminante di una serie di atti avventati di disposizione del personale e spostamenti improvvisi da un ufficio all’altro, nonostante già da oltre un anno si conoscessero le prossime uscite di personale per quiescenza e nonostante le numerose proposte pervenute all’amministrazione in tempi utili e sufficienti per consentire anche uno spostamento tra uffici, ma in maniera graduale e con un minimo di affiancamento, sia per la tranquillità lavorativa dei dipendenti sia per garantire un minimo di qualità del servizio all’utenza.

Questi atti improvvidi appaiono chiaramente a tutti come dei tentativi, peraltro maldestri, di sopperire a delle mancanze croniche di personale che affliggono l’Ente da lungo tempo e questi spostamenti appaiono anche come una soluzione per cautelare i responsabili delle decisioni amministrative a completo discapito dei dipendenti e degli uffici in generale, che vengono improvvisamente sguarniti spesso dell’unico dipendente in grado di gestire tutti gli aspetti del settore di provenienza. Si confida in un pronto riscontro e si annuncia che nei prossimi giorni verrà convocata un’assemblea generale di tutti i dipendenti, anche al fine di valutare la presentazione di una eventuale dichiarazione dello stato di agitazione . Distinti saluti. Bari, 10 maggio 2018

FP CGIL  FP CISL  UIL FPL

f.to L.Lonigro –  F. Capodiferro – E. Valerio

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