di Francesco Mazzotta*

L’Agìmus continua ad esplorare il repertorio per trio. E stavolta propone un viaggio nell’universo beethoveniano con il Beaux-Arts String Trio composto da Joaquín Palomares (violino), David Fons (viola) ed Herwig Coryn (violoncello). Il prestigioso ensemble sarà di scena sabato 26 maggio (ore 20.45), al Teatro van Westerhout di Mola di Bari, per le Stagioni dell’Associazione Giovanni Padovano Iniziative Musicali dirette da Piero Rotolo all’interno della Rete di musica d’arte Orfeo Futuro.

Il genere del trio per archi era scivolato nel dominio del puro intrattenimento allorché Mozart vi si cimentò portandolo d’un sol balzo ad altezze vertiginose.

È da qui che prese le mosse il giovane Ludwig van Beethoven, da qualche anno trasferitosi a Vienna: l’Op. 8 evidenzia una più accurata scrittura per i tre strumenti e una più scaltrita elaborazione strutturale, mentre il Trio n. 3 dell’Op. 9, nella corrusca tonalità di do minore, raggiunge una concentrazione drammatica del tutto inedita e compie una decisa impennata verso quello stile eroico destinato a divenire cifra distintiva del compositore.

La storia del genere ricomincia da qui. E a riproporci questi due capolavori sono gli eccellenti musicisti del rinomato Beaux-Arts String Trio, da tempo impegnato nella divulgazione della musica di qualità.

Biglietti 10 euro | 8 euro (>65anni) | 5 euro (<30anni) | gratuito (possessori AgìmusCard)

*Addetto stampa

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