Comunicato stampa

Un momento dell’incontro in Regione tra una delegazione dell’Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci” e i funzionari regionali.

Il sit-in coglie l’obiettivo: ricevuti in presidenza regionale

ANCORA PROMESSE E IMPEGNI MA NOI VIGILEREMO

All’indomani della chiusura del processo celebrato davanti al Gup Diella nonché delle argomentazioni presenti nel dispositivo della sentenza ed alla luce delle preoccupanti posizioni emerse nell’audizione del 24 maggio scorso in Commissione Ambiente del Consiglio Regionale, per dare la spinta necessaria alla realizzazione di un incontro col  presidente Emiliano avevamo prontamente rinnovato la richiesta, più volte reiterata nelle ultime settimane, al fine di riportare sul tavolo della politica le soluzioni alle diverse questioni irrisolte della discarica Martucci.

Ai mancati segnali ricevuti avevamo dovuto rispondere con la convocazione di un sit-in con conferenza stampa fuori dal palazzo della Presidenza della Regione. Avevamo programmato il sit-in per farci ricevere dal Presidente della Regione e l’obiettivo è stato raggiunto.

Non abbiamo però avuto il piacere di incontrare Emiliano, ma ci ha ricevuti il suo consigliere personale, Domenico De Santis e il Commissario delegato per l’AGER (Agenzia per l’Emergenza Rifiuti), avv. Gianfranco Grandaliano.

A dire il vero il sit-in non era ancora iniziato ed eravamo in attesa dei giornalisti per iniziare la  prevista conferenza stampa alle ore 11.30, quando l’avv. Grandaliano ci è venuto incontro e invitati a seguirlo nella sala riunioni della Presidenza. Abbiamo così cumulato conferenza e riunione e per noi è stato più comodo.

Il confronto è stato aperto  e concreto; ha affrontato i temi ancora aperti su questo gravoso problema che pesa su un’area territoriale comprendente più comuni a sud di Bari e, dopo quasi due ore di confronto, si sono trovati alcuni punti di convergenza, altri da approfondire ulteriormente, in una prossima e ravvicinata riunione prima della fine di giugno, e qualche distanza, soprattutto sul destino del sito Martucci.

Seppure con alcune differenze che distinguono le parti a confronto, dunque, si è riscontrata una buona base comune di intesa, poiché quando ci si confronta e si dialoga le distanze s’accorciano, anche se restano da verificare gli impegni assunti, vera cartina di tornasole della reale positività della riunione. L’incontro ha comunque fissato obiettivi che hanno portato ad alcune conclusioni che impegnano le strutture regionali, ovvero:

  1. L’immediata ripresa dei lavori e delle attività del Tavolo tecnico;
  2. La valutazione delle modalità e tempi per avviare la messa in sicurezza dei siti di discarica e verifica di tutti gli impianti;
  3. La riconvocazione delle parti al tavolo di confronto subito dopo l’esito delle prossime elezioni amministrative per poter contare sulla presenza dei Sindaci eletti di Conversano e Mola;
  4. La realizzazione delle analisi sui cinque pozzi sotto sequestro, quattro dei quali non sono stati esaminati con motivazioni piuttosto misteriose, che noi abbiamo contestato (mancanza di pompe a pozzi spia che sono di monitoraggio: un assurdo!);
  5. La realizzazione di un incontro tra una delegazione dell’Associazione ed il Direttore dell’Ares per affrontare il problema dei dati epidemiologici dei Comuni che gravitano intorno all’area delle discariche Martucci,

La distanza maggiore l’abbiamo ritrovata sul destino del sito: per noi è legato alle conclusioni che avanzerà il Tavolo Tecnico sull’impatto ambientale nell’area vasta di contrada Martucci (così come vuole la legge regionale sul PRGRU, Piano Regionale dei Rifiuti Urbani, che ne prevede l’eventuale stralcio) e alla circostanza che tali aree sono già fortemente contaminate e compromesse da quarant’anni di esercizio di discariche e da milioni di tonnellate di rifiuti d’ogni genere interrati anche in vasche senza alcuna protezione.

Per la Regione l’ipotesi di un ripristino delle vasche A e B e un loro riutilizzo resta aperto e concreto per due ordini di ragioni: il monito nella sentenza del GUP Diella agli Enti locali ad intervenire (secondo una loro lettura molto partigiana) e per meri adempimenti contrattuali insormontabili.

PER NOI, PROPRIO PER TUTTE LE INADEMPIENZE, TRUFFE E DANNI PROCURATI, SAREBBE INVECE POSSIBILE CHIEDERE LA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO. Sul delicatissimo e decisivo tema si tornerà a discutere dal 28 giugno.

Non c’è da star tranquilli su questo tema, poiché le volontà sono davvero troppo divergenti.

Mola, 6 giugno 2018

Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci

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