di Andrea G. Laterza

Giuseppe Colonna, candidato sindaco di “Cantiere civico.” Si contende lo scranno più alto con Stefano Diperna. Parte in vantaggio con 4979 voti del primo turno.

Ieri ha fatto scalpore un caffè, in un noto bar di Piazza XX Settembre, tra Stefano Diperna e Giangrazio Di Rutigliano.

Non è una novità che Di Rutigliano abbia querelato Diperna per un’accusa ricevuta in Consiglio comunale. Ma si sa, in politica, mai dire mai.

In ogni caso, raggiunto da una nostra telefonata, l’ex Sindaco, sfiduciato nel marzo 2017 da una mozione promossa dal centro-destra, ha smentito qualsiasi ipotesi di apparentamento sia con Diperna che con Colonna.

Stefano Diperna, candidato sindaco del centro-destra. E’ in competizione con il suo ex allievo Giuseppe Colonna. Parte in seconda posizione con 4513 voti del primo turno

“Un caffè di cortesia – ci ha detto Di Rutigliano – non si nega a nessuno. Con lo stesso spirito ho incontrato in un altro bar della piazza anche l’avv. Vito Orlando (supporter di Colonna, ndr) che mi ha chiesto un colloquio. Anche se l’apparentamento non mi è stato proposto formalmente da nessuno dei due, ad entrambi ho detto che le liste con me collegate non faranno apparentamenti”.

Il Movimento 5 stelle, nel riunirsi per commentare il risultato elettorale, ha ribadito quanto è già nel modus operandi del gruppo politico nelle situazioni locali: nessun apparentamento e libertà di voto o di non voto. Infatti, non saranno pochi i candidati, gli attivisti e, probabilmente, gli elettori del M5S che non si recheranno alle urne per il ballottaggio.

 

Il candidato sindaco di Futura, Antonio Tricase, ha dichiarato ad un nostro redattore che la lista non farà apparentamenti formali con nessuno dei due candidati in lizza.

D’altra parte, Tricase – nel corso del confronto tra i candidati sindaco organizzato dal nostro giornale – aveva dichiarato  che Futura avrebbe potuto apparentarsi eventualmente solo con formazioni di centro-sinistra: ma Colonna e Diperna non possono certo annoverarsi in quell’area politica…

Vincenzo Chiarelli ha fatto sapere a “Città Nostra” di non aver ricevuto, al momento, richieste di incontro dai due candidati. Tuttavia, un suo apparentamento sarebbe ininfluente: la sua lista non guadagnerebbe alcun seggio e, peraltro, la dote da trasferire all’eventuale alleato sarebbe soltanto, in teoria, di 175 voti.

Giuseppe Colonna, come abbiamo già riportato in un precedente articolo, non chiederà in ogni caso alcun apparentamento. E probabilmente sarà la stessa linea che seguirà Stefano Diperna, anche tenuto conto delle dichiarazioni già rilasciate dai candidati sindaco esclusi dal ballottaggio.

Si va quindi a rapidi passi verso un ballottaggio a bocce ferme, con i due candidati in competizione sostenuti dalle liste ad essi collegate al primo turno, senza apparentamenti ulteriori.

Ricordiamo il quadro scaturito dal voto del 10 giugno.

E’ in testa Giuseppe Colonna: sui 13769 voti validi per i candidati sindaco, Colonna ha conseguito 4979 voti (36,16%), mentre la sommatoria delle 4 liste (Idea, Alleanza per Mola, Scelgo Mola, La Voce) della sua coalizione è di 4679 voti (36,38%) su 12859 voti validi per le liste.

Segue Stefano Diperna: sui 13769 voti validi per i candidati sindaco, Diperna ha ottenuto 4513 voti (32,78%,  mentre la sommatoria delle 5 liste (Noi con Mola, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Prospettiva comune, Disegnamola Insieme) della sua coalizione è di 4553 voti (35,40%) su 12859 voti validi per le liste.

Domenica 17 alle ore 12:00 scadono i termini per gli eventuali apparentamenti formali. Ma, salvo sorprese dell’ultim’ora, non è difficile prevedere che la Segreteria comunale e l’Ufficio elettorale resteranno inoperosi.

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