di Nicola Bellantuono

Un’estate senza “braccio”:  la Capitaneria di Porto – Guardia costiera di Bari ha inibito con un’ordinanza l’ormeggio di qualsiasi natante presso i moli di sopraflutto e sottoflutto del porticciolo di Cala Portecchia nonché l’accesso e la circolazione pedonale su entrambi bracci e lungo lo scalo d’alaggio.

Il provvedimento, già esecutivo, si è reso necessario a salvaguardia della pubblica incolumità, in considerazione sia dell’insabbiamento, che rende potenzialmente pericolosa la navigazione nello specchio acqueo portuale, sia del cattivo stato di conservazione dei piani di calpestio dei bracci, dell’assenza di un idoneo sistema di illuminazione e di dispositivi anti caduta in mare.

L’ordinanza, che reca il numero 76/2018, è a firma del contrammiraglio Giuseppe Meli, comandante della Capitaneria barese che estende le proprie competenze su Mola. Porta la data del 23 maggio, ma solo in questi giorni ne è stata data pubblicazione sull’albo pretorio comunale.

La condizione di Cala Portecchia – che è ufficialmente classificata come porto di rilevanza economica regionale o interregionale (categoria II, classe III) – era stata oggetto di una riunione il 10 maggio scorso tra i rappresentanti della Capitaneria e del Comune di Mola.

Proprio al Comune spetta adesso l’installazione dell’apposita segnaletica a terra, necessaria per notificare il provvedimento soprattutto ai pedoni.

Il braccio sud di Portecchia, in particolare, costituisce il prolungamento naturale del nuovo lungomare di Mola: anche per questo sono numerosi i pedoni che lo percorrono per godere della brezza marina e, soprattutto in questi giorni a cavallo del solstizio d’estate, per apprezzare da un punto di osservazione privilegiato l’insolito spettacolo del tramonto sul mare Adriatico.

Un bellissimo tramonto con il molo di levante di Portecchia in primo piano (foto di Giovanni Torres)

Condividi su: