SUPERMERCATO: TUTTE LE RAGIONI DEL NO ALL’UBICAZIONE

4 Luglio 2018

di Andrea G. Laterza

Ecco la planimetria (parziale) del Piano di Recupero Urbano (PRU) del Cozzetto. L’area evidenziata dal rettangolo rosso (che è stata di recente individuata per l’ubicazione di un supermercato discount in una proposta presentata da privati allo Sportello Unico delle Attività Prooduttive del Comune di Mola) è destinata a verde attrezzato e parcheggi. Dall’altra parte della nuova strada, fino alla ferrovia, sulla planimetria è evidenziata l’area mercatale.

UN’ANALISI URBANISTICA ED ECONOMICO-SOCIALE DELLE RAGIONI CHE OSTANO ALL’UBICAZIONE PROPOSTA.

“Città Nostra” ha già reso noto, in data 21 maggio scorso, che venerdì 6 luglio alle ore 10:00 è convocata, presso il Municipio di Mola, una conferenza di servizi per esaminare la proposta progettuale relativa alla realizzazione di un discount alimentare di tipo M2, con superficie intermedia (dai 601 ai 1500 mq), da ubicarsi nel foglio 7 particella 3258 in Via Paolo VI.

L’area è ubicata alle spalle della Chiesa del Sacro Cuore e si affaccia su Via Paolo VI e sulla nuova bretella stradale di prolungamento di Via Rota su Via Moro-Via Nenni.

A proposito dell’ubicazione prescelta vanno evidenziate le seguenti osservazioni:

PIANO REGOLATORE GENERALE E ASSENZA DI UN PIANO DEI SERVIZI SU AREE “F” PER ATTIVITA’ COLLETTIVE.

1) Il Comune di Mola è dotato di un Piano Regolatore Generale (PRG) che ha individuato numerose aree F per attività collettive. Tuttavia, nel corso dei 33 anni dalla sua entrata in vigore, non si è mai elaborato nè approvato un Piano dei Servizi per l’individuazione della tipologia di attività da ubicare nè la loro specifica localizzazione. Tant’è vero che molte aree per attività collettive sono poi state utilizzate, con accordi di programma stipulati con la Regione Puglia, in deroga al PRG vigente, per attività edilizia (come avvenuto per il PRU del Cozzetto). Si tratta di un chiaro esempio di utilizzo di aree a finalità pubblica destinate ad attività private, che ha eroso il fabbisogno di standard urbanistici fissato dalle normative urbanistiche nazionali.

100 commercianti molesi contestano la proposta di ubicazione su quest’area di un grande supermercato. Si trova tra la centrale Telecom, il cinema, la Chiesa del Sacro Cuore e la nuova strada che collega Via Rota a Via Moro. Ed è già compresa nel PRU Cozzetto e destinata a verde e parcheggi

COMPRESENZA DI ALTRE STRUTTURE COMMERCIALI NELLA STESSA AREA DI INTERVENTO E RISCHI ECONOMICI E OCCUPAZIONALI

 

La petizione dei commercianti molesi che contestano l’ubicazione del discount in area PRU Cozzetto

2) Nel raggio un centinaio di metri (in Via Nino Rota, angolo Via De Nicola) esiste già un supermercato alimentare. Inoltre, in Corso Italia, esistono due strutture commerciali dello stesso tipo e di fronte all’ex Ospedale civile è posizionato un altro supermercato. Peraltro, in Via Paolo VI esistono nuove strutture di commercio al dettaglio che verrebbero comunque penalizzate. Inoltre, le Norme di programmazione per le attività commerciali del Comune di Mola (2014-2017), peraltro già scadute nella loro previsione temporale, prevedono strutture di tipo M2 in area Nord, mentre l’area in discorso si trova in zona sud-ovest.

3) Nell’area PIRP Cerulli è prevista l’ubicazione di esercizi commerciali nei lotti misti e, pertanto, l’ubicazione in Via Paolo VI di un’iniziativa di grandi dimensioni (ricordiamo che ora il collegamento tra Via Paolo VI e la zona Cerulli è immediata ed agevole con il cavalcaferrovia) avrebbe sicuramente l’effetto di scoraggiare l’insediamento di un supermercato in quella nuova zona e, comunque, di negozi di prossimità.

4) In sostanza, l’insediamento di una tale iniziativa commerciale avrebbe l’effetto di depotenziare e, probabilmente, far chiudere le già deboli strutture commerciali della zona.

ASSENZA DI UN’AREA MERCATALE E DI ALTRI SERVIZI DI UTILITA’ COLLETTIVA CON MAGGIORE RICHIESTA E UTILITA’ PUBBLICA

5) Inoltre, ricordiamo che a Mola è assolutamente assente un’area mercatale che ospiti il mercato settimanale, le fiere annuali, i luna park e grandi eventi all’aperto. Tale area era stata prevista dal progetto definitivo del PRU Cozzetto nell’area tra la nuova bretella stradale che costeggia la Chiesa del Sacro Cuore, Via Moro, Via Paolo VI e la ferrovia: purtroppo, la previsione è stata abbandonata dalle amministrazioni comunali che si sono succedute, nonostante l’individuazione della copertura finanziaria nel progetto definitivo dello stesso PRU.

6) Oltre all’area mercatale, a Mola mancano altre attività ad uso collettivo come: una piscina comunale, un auditorium e un centro congressi, mentre, come si è visto, vi è sovrabbondanza di strutture commerciali alimentari, già in difficoltà.

INSERIMENTO DELL’AREA OGGETTO DELL’INTERVENTO NEL P.R.U. COZZETTO, GIA’ DESTINATARIO DI INGENTI FONDI PUBBLICI

7) Si tratta di un’area che fa parte, a pieno titolo, del Programma di Recupero Urbano di quel quartiere e che è interessata dal progetto di asse attrezzato di Via Paolo VI, il cui finanziamento fu annunciato in pompa magna il 3 gennaio 2017 a Bari, nella sede della Città Metropolitana, con la presenza del Sindaco Giangrazio Di Rutigliano e dell’Assessore ai Lavori pubblici Giuseppe De Silvio.

Il progetto, facente parte dell’iniziativa “Periferie aperte”,  fu finanziato per un importo di € 815.000,00 al fine della dotazione di parcheggi, la sistemazione a verde, comprensiva di rete pedonale e ciclabile dall’angolo di Corso Italia fino al cavalcaferrovia, anche con la realizzazione di tre rotatorie e di aree passeggiabili con alberature.

Pertanto, suscita vivo allarme la procedura di sportello unico per l’insediamento di un supermercato in un’area inserita in un progetto coperto da finanziamenti pubblici e, in ogni caso, all’interno del PRU che ha goduto di ingenti finanziamenti pubblici con un accordo di programma stipulato dal Comune di Mola con la Regione Puglia, sebbene molte delle previsioni progettuali per opere publiche previste nel progetto definitivo non siano state realizzate.

In particolare, come si legge nella relazione tecnica del progetto definitivo del PRU Cozzetto: “Tra i Comuni ammessi a finanziamento è compreso il comune di Mola di Bari, al quale è stata assegnata, quale quota di cofinanziamento regionale la somma di Lire 4.986.970.165”. Come si vede, si trattò di una somma ingente (poi convertita in euro) con lo scopo di coprire gli investimenti pubblici previsti nel PRU.

L’area in questione, ora individuata per l’ubicazione del discount di tipo M2, non è certo una di quelle “aree inespresse e degradate” tipizzate “F” dal PRG sulle quali le Norme di programmazione per le attività commerciali del Comune di Mola (2014-2017) vorrebbero favorire insediamenti commerciali.

Si tratta, invece, a tutti gli effetti, di un’area inserita a pieno titolo in un accordo di programma (il PRU) che si è giovato di cospicui finanziamenti pubblici: si deve solo ai ritardi e alle omissioni delle diverse Amministrazioni comunali se essa non è stata valorizzata attraverso la realizzazione dei previsti parcheggi e verde attrezzato. A tal proposito, sarebbe utile che il Comune pubblicasse un rendiconto dello stato di attuazione del PRU e delle risorse pubbliche utilizzate nel corso degli anni,

In ogni caso, ecco in proposito il quadro economico presente nel progetto definitivo, dal quale si evince chiaramente anche la necessità di procedere alla realizzazione di un’area mercatale con relativa piazza (con una precisa stima delle risorse necessarie, in Lire 1.641.300.000) nonchè ad aree a verde attrezzato e a parcheggi:

E della mancata realizzazione dell’area mercatale è lo stesso Capo settore Urbanistica del Comune di Mola a riferirne in una sua relazione del 01-04-2015, che così si esprime:

Dal confronto della situazione odierna con le indicazioni del PPA (Piano Pluriennale di Attuazione, ndr), si rileva che alcune delle attrezzature previste sono state effettivamente ultimate (ad esempio la nuova sede municipale, il mercato ortofrutticolo coperto, il Centro Aperto Polivalente, il Palazzetto dello sport); altri interventi sono stati ripensati per sopravvenuta mancanza d’interesse e di risorse che le aveva lasciate non realizzate.
E’ necessario evidenziare “l’urgente necessità del trasferimento dell’area mercatale in altro luogo dell’abitato” che tenga conto delle norme igienico – sanitarie, delle esigenze di pubblica incolumità e sicurezza attualmente non garantite nell’attuale area destinata al mercato settimanale “nonché delle esigenze strutturali di ogni singola bancarella e delle esigenze commerciali degli assegnatari dei posteggi (così come previsto dalle normative legislative e regolamentari)”.

CONSIDERAZIONI IN RELAZIONE ALLE “ZONE F” E ALLA DOTAZIONE DI STANDARD URBANISTICI CHE VERREBBERO ULTERIORMENTE RIDOTTI DALL’INSEDIAMENTO PROPOSTO

Non da meno, rilevano alcune importanti considerazioni di carattere urbanistico in relazione alle zone F e al fabbisogno di standard urbanistici che verrebbe seriamente compromesso dall’ubicazione di un’iniziativa privata non compatibile con lo strumento urbanistico primario (il PRG) e con l’accordo di programma del Piano di Recupero Urbano del quartiere Cozzetto.

Infatti:

La dotazione di zone F (attrezzature ed impianti di interesse generale) prevista dal PRG approvato nel 1984 è costituita da aree individuate nell’ambito dell’intero territorio del comune, in ambito urbano, extra-urbano e presso le due frazioni di Cozze e San Materno. Una verifica di detta dotazione e delle esigenze di realizzazione di servizi di interesse generale (standard urbanistici) deve essere effettuata con riferimento ai diversi comparti della città, in relazione ai bacini di utenza, alla densità dell’edilizia residenziale presente, alle strutture commerciali e ricettive insediatesi ed alle attrezzature scolastiche, direzionali, religiose, sportive ed annonarie presenti o previste da strumenti urbanistici esecutivi approvati.

Prendendo in considerazione il comparto urbano compreso tra la via Enrico Toti, via Paolo VI, corso Italia, via Martinelli, un’area urbanizzata di 36 ettari con forma approssimativamente quadrata con lato di ml. 600, all’interno della quale ricade l’area tipizzata F oggetto della richiesta di realizzazione di una struttura di vendita M2 di livello intermedio, è possibile sviluppare alcune considerazioni con riguardo alla densità insediativa presente, nonché al numero ed alla tipologia delle attrezzature di interesse generale che vi insistono.

Nel raggio di m. 300,00  da detta area, attigua alla via Paolo VI, sono presenti alcune strutture scolastiche (il Polivalente; la scuola dell’infanzia “Angelo Azzurro”); la Chiesa del Sacro Cuore; Il Campo Sportivo “Caduti di Superga”; il Cinema “Metropolis”; la casa Comunale; mentre il P.R.U. prevede la realizzazione della zona annonaria (area mercatale).

Nell’ulteriore fascia compresa tra i trecento e i cinquecento metri sono invece presenti le seguenti strutture scolastiche: Scuola elementare “Montessori”, Scuola elementare “De Filippo”; Scuola dell’infanzia “Peter Pan”; scuola media “Dante Alighieri”.

Lo stesso comparto urbano, negli anni precedenti, ha visto la sistematica erosione delle aree a standard (sempre le zone F”) sia, in termini più rilevanti, per effetto degli insediamenti di edilizia residenziale previsti dal P.R.U., sia per effetto di alcuni interventi come i parcheggi privati realizzati nell’area compresa tra il campo sportivo “Caduti di Superga” e la linea ferroviaria.

NECESSITA’ DI AREE A PARCHEGGIO

A tale presenza di strutture di interesse generale, che comportano un afflusso di personale e di utenti, si associa il cronico deficit di parcheggi, resosi ancor più acuto a seguito della realizzazione del P.R.U., considerazione che induce a considerare l’assoluta inopportunità di promuovere l’iter di variante urbanistica che permetta l’insediamento di una struttura commerciale privata. In tal caso si comprometterebbe la possibilità di realizzare quei servizi, ad esempio parcheggi, la cui realizzazione costituisce una delle condizioni per rendere pienamente fruibile una parte della città di importanza strategica per il futuro sviluppo urbanistico.

Non da meno, va rilevato che, oltre a dover soddisfare il fabbisogno di parcheggi nel vasto perimetro considerato, la struttura urbana necessita della realizzazione di un grande parcheggio “polmone”, con collegamenti al centro cittadino tramite bus navetta ecologici, al  fine di decongestionare il fronte mare e il centro urbano dal grande afflusso di auto provenienti da Bari e hinterland nord-ovest nella stagione estiva e nei fine settimana.

NATURALE COLLOCAZIONE DELL’INIZIATIVA PROPOSTA NELL’AREA PIP (Piano Insediamenti Produttivi)

Infine è il caso di evidenziare che la realizzazione di una struttura di vendita M2 di livello intermedio trova la sua naturale collocazione nell’area P.I.P. , già operativa in contrada Scannacinque e con numerosi lotti disponibili, nella quale le tipologie di strutture commerciali sono assimilabili a quella in oggetto.   

Per tutti questi motivi, a parere di chi scrive, la conferenza di servizi prevista per venerdi 6 luglio non può che decidere in maniera negativa sull’ubicazione proposta.

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