di Andrea G. Laterza

Giuseppe Colonna con il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, leader di “Italia in Comune”, movimento nazionale che raggruppa liste civiche. Pizzarotti ha dato notizia, sul quotidiano “La Repubblica”, del Comune di Mola conquistato dal suo movimento.

L’INCOGNITA NICO BERLEN E LE PRESSIONI DEI PRIMI NON ELETTI.

Si intensificano gli incontri del Sindaco Giuseppe Colonna con gli esponenti delle liste della coalizione “Cantiere civico” e con i consiglieri comunali neo-eletti per giungere alla definizione della squadra di governo.

I nomi fatti in anteprima da “Città Nostra”, in particolare quelli degli esterni Francesco Faustino e Nico Berlen, hanno trovato ulteriore conferma da altri esponenti della maggioranza.

L’ex assessore al Bilancio Faustino, sebbene gradito dai più, avrebbe però declinato l’invito per impegni professionali. Più problematica sarebbe invece la posizione di Nico Berlen.

In questo caso, la sua candidatura ad assessore all’Urbanistica e Lavori pubblici sarebbe problematica anche per una condizione che, riferiscono le voci di corridoio, l’ex Sindaco avrebbe posto per l’accettazione: la rotazione ad altro incarico dell’ing. Vito Berardi, che Berlen non gradirebbe al suo fianco in qualità di capo-settore.

Nico Berlen, Sindaco dal 2005 al 2010 e più volte assessore. Sarà anche assessore all’Urbanistica e Lavori pubblici nella Giunta Colonna?

Non è infatti una novità che tra Berlen e l’ing. Berardi siano sorte incomprensioni successivamente alla conclusione del mandato da sindaco del fondatore di “Progetto Mola” (2005-2010).

In particolare, Berlen avrebbe chiesto a suo tempo al capo-settore il rilascio dei permessi di costruzione per l’edificazione di ville a schiera su un suolo di una traversa di Via della Pace, ottenendone un diniego. Tale suolo  fu oggetto di una delibera di Consiglio comunale nei primi anni 2000 (quando cioè Berlen ricopriva l’incarico di assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici nella Giunta Cristino II).

Tuttavia, a seguito di una nota vertenza giudiziaria, il Tribunale penale di Bari nel valutare indirettamente quella delibera la considerò, di fatto, sfavorevolmente. E pertanto, probabilmente, l’ing. Berardi mutò il suo orientamento decidendo per la non concessione dei permessi di costruzione su quel suolo. Da qui i motivi di dissenso tra i due.

Vedremo quali saranno gli sviluppi di questa vicenda e se porteranno all’accettazione o al rifiuto dell’incarico assessorile da parte di Berlen.

In ogni caso, è un dato di fatto che molti tra i primi dei non eletti stiano premendo affinchè le nomine assessorili avvengano prevalentemente attingendo dai consiglieri neo-eletti, riducendo al minimo il ricorso a figure di esterni, sebbene alcuni tra gli eletti (in particolare della lista “Alleanza per Mola“) abbiano già rifiutato di assumere incarichi assessorili.

Altro motivo di confronto è la nomina del Presidente del Consiglio comunale, carica molto ambita, normalmente appannaggio della maggioranza: ad essa aspira Mario Lepore, ma anche Giovanni Vincesilao sembra essere della partita.

La settimana prossima dovrebbe essere decisiva: si attende la proclamazione degli eletti da parte dell’Ufficio elettorale centrale e, quindi, avuto il quadro ufficiale dei componenti del Consiglio comunale, il Sindaco Colonna potrà decidere le nomine assessorili (infatti, l’incarico assessorile comporta le obbligatorie dimissioni dalla carica di consigliere comunale).

Seguiranno quindi i canonici tempi previsti dalla legge per la convocazione e per lo svolgimento della prima seduta di Consiglio comunale.

Infatti, entro dieci giorni dalla proclamazione degli eletti deve essere convocata la prima seduta del consiglio comunale, che si svolgerà entro dieci giorni dalla convocazione (articolo 40, comma 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267).

Come si è già detto, la prima seduta sarà indetta dal Sindaco e sarà presieduta dal consigliere anziano Michele Palazzo fino all’elezione del Presidente del Consiglio comunale.

In sostanza, la prima seduta di Consiglio comunale, in funzione della data della proclamazione degli eletti, dovrebbe tenersi tra la fine di luglio e gli inizi di agosto.

E, c’è da prevederlo, sarà molto calda.

Peraltro, Colonna dovrà anche sciogliere il nodo dell’appartenenza o meno di “Cantiere civico” al movimento “Italia in Comune”, che raggruppa numerose liste civiche su e giù per la penisola, diretto dal Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, ex 5 stelle, che fece tappa a Mola a suo sostegno in occasione del ballottaggio.

In un articolo sul quotidiano “La Repubblica”, Pizzarotti dava come acquisito al suo movimento la conquista anche del Municipio di Mola. Ma Colonna è d’accordo? O meglio: è ancora d’accordo, tenuto conto delle voci in dissenso da parte di esponenti della sua coalizione che provengono da destra?

Ecco cosa riportò “La Repubblica”, il 25 giugno, all’indomani del turno di ballottaggio, con le parole di Pizzarotti: “La Puglia porta a casa un risultato straordinario: tutti i candidati sostenuti da Italia in Comune sono stati eletti. Giuseppe Nitti a Casamassima, Davide Carlucci sindaco ad Acquaviva, Giuseppe Colonna a Mola di Bari, Rosa Melodia candidata sindaco di Altamura ad Altamura e Maria Lucia Carone a Oria, sono i nuovi sindaci delle rispettive comunità. È il segno della Puglia che ha voglia di cambiare, che l’Italia ha voglia di cambiare” scrive in un post l’ex grillino.

http://parma.repubblica.it/cronaca/2018/06/25/news/elezioni_italia_in_comune_elegge_i_primi_sindaci_pizzarotti_esulta-199985486/

Condividi su: