Redazionale

Ladisa, Zaccaro e Torres

Sul calare degli anni ’60 un gruppo di giovani, quasi tutti provenienti dall’Azione Cattolica molese fondarono la Polisportiva Mola, che andava a sostituire nel panorama calcistico molese la gloriosa A.S. Mola, che travolta da una situazione debitoria insanabile, aveva chiuso i battenti.  Primo presidente fu Vittorio Capotorto con Nicola Lucarelli segretario e Nino Roca cassiere.

In pochi anni la nuova società fece passi da gigante, scalando le varie categorie fino all’approdo nel 1977 al campionato semi-professionistico di serie D. I presidenti artefici di questa straordinaria scalata furono Antonio Tapino, Giovanni Martinelli, Vincenzo Chiarelli, Francesco Sanapo e soprattutto Lorenzo Giliberti.

Quegli anni “ruggenti” del calcio molese sono stati ricordati con una storica rimpatriata dei calciatori artefici del successo, promossa dal Comitato Festa Patria e svoltasi al campo sportivo “Caduti di Superga”.

Dopo oltre 40 anni, per la prima volta gli sportivi molesi hanno potuto rivedere e riabbracciare Vito Antonacci. Tommaso Clemente, Tommaso De Giosa, Saverio Dellino, Francesco Faliero, Vincenzo Fanelli, Onofrio Fuiano, Domenico Grimaldi, Michele Ladisa, Gioacchino Scarafino, Vito Tavarilli, Oronzo Torres, Giovanni Zaccaro, Ciccio e Michele Bellomo e “mister” Brunetti, definiti all’epoca “i gladiatori” e premiati dal Presidente della FIGC nel Teatro Comunale alla presenza di tanto pubblico entusiasta.

A riceverli, oltre a Gianni Pietanza, organizzatore dell’evento, il segretario factotum di quella Polisportiva Nicola Lucarelli, Lorenzo Giliberti (nipote del Presidente), Raffaele Volturo, all’epoca vice presidente, Nicola Diomede, storico radiocronista dell’epoca e tanti sportivi. Un po’ tutti hanno ricordato la figura dello scomparso Filippo Bitetto, storico allenatore di quello squadrone.

Nella memoria di tutti la storica promozione del Mola in serie D, conquistata al termine di un campionato avvincente e conclusosi con uno spareggio, vinto dai biancazzurri all’ultimo rigore. Il Mola, dopo tanta trepidazione ed ansia vissute per un intero campionato da sportivi e tifosi, approdò alla serie semiprofessionistica. Quel traguardo ambito, raggiunto e mai superato nella storia sportiva molese, fu motivo di soddisfazione e di gioia. Certo, quel traguardò costò tanti sacrifici, di ogni natura, a tante persone. In primis ai dirigenti Giliberti, Volturno e Lucarelli, che gestirono la società come fosse una famiglia caratterizzata dall’armonia, dall’affiatamento e dal rispetto reciproco. Aspetti questi rimarcati nell’occasione da tutti gli ex giocatori intervenuti alla manifestazione, conclusasi con un fuoco artificiale.

Condividi su: