di Andrea G. Laterza

L’Assessore all’Ambiente Lucia Parchitelli con il Sindaco Giuseppe Colonna e l’Assessore Giovanni Vincesilao

Seduta fiume, ieri sera, martedì 25, in Consiglio comunale. Oltre 5 ore dedicate alle interrogazioni e interpellanze, quasi esclusivamente condotte dalle minoranze che fanno capo al centro-destra, al Movimento 5 stelle e alla coalizione di Giangrazio Di Rutigliano.

Una sessione inarrestabile di domande al Sindaco Giuseppe Colonna, spesso ridondanti, ma che testimonia della necessità di conoscenza delle più attuali tematiche politico-amministrative nella corretta assise istituzionale, anzichè nel “mordi e fuggi” dello spazio virtuale del web, sede prevalente di incomunicabili e opposte tifoserie.

E’ impossibile riportare ai lettori tutte le interrogazioni tenute dai consiglieri di minoranza e tutte le risposte date dal Sindaco (gli assessori hanno prevalentemente taciuto, se non per qualche sporadico intervento di Nico Berlen, e uno ciascuno, brevissimi, di Lucia Parchitelli e Lea Vergatti).

Riporteremo le questioni più importanti e significative, con maggiore cognizione di causa per quelle che alcuni consiglieri (Michele Daniele e Giangrazio Di Rutigliano) hanno consegnato per iscritto al nostro giornale.

La Giunta comunale durante la seduta dedicata alle interrogazioni. Da sinistra: Nico Berlen, Giovanni Vincesilao, Sindaco Giuseppe Colonna, vice-Sindaco Vito Orlando, Lea Vergatti. In alto, il Presidente del Consiglio comunale Mario Lepore

In sostanza, le questioni di maggior interesse e rilevanza trattate ieri sera sono state le seguenti: futuro della discarica Martucci ed eventuale impianto di compostaggio; questione dei 24 alloggi di Via De Nicola; insediamenti in area PIP; stato degli edifici scolastici; centro diurno disabili; appalto rifiuti solidi urbani; sicurezza nei preparativi della Festa patronale; deleghe ai consiglieri comunali; punto di primo intervento territoriale; pulizia pista ciclabile Mola-Cozze; cabina elettrica sul fronte mare; edificio ex ristorante “Gabbiano”; traffico ed eventuale chiusura di Via Van Westerhout; sversamento liquami a Cozze; Torrione e Castello; problemi di sicurezza al cimitero; pavimentazione piazza XX Settembre; video-sorveglianza; servizi igienici villa comunale.

L’inizio è stato segnato dal tema della lettera inviata dal Sindaco Colonna all’ANCI Puglia lo scorso 26 luglio, con la dichiarazione di disponibilità ad ospitare in contrada Martucci un impianto di compostaggio.

I consiglieri di opposizione Giangrazio Di Rutigliano (in alto) e Michele Daniele

Il consigliere Giangrazio Di Rutigliano, così ha interrogato il Sindaco: “Le chiedo se ha provveduto ufficialmente a ritirare quella disponibilità a ricevere a Martucci un impianto di compostaggio che Lei , improvvidamente, senza ascoltare  il Consiglio comunale in merito, ha dato con nota del 26/7/2018. L’ultima volta che se ne è parlato lei se l’è cavata dicendo che il problema non è di attualità. Per noi invece lo è, visto la sua iniziativa sopra richiamata e la circostanza che quando di fatto le questioni, in maniera particolare in ambiti come  questi, diventano attualità, il danno si è già concretizzato e spesso è diventato irreversibile.”

Si è così sviluppata una lunga discussione con forti accuse al Sindaco di aver preso, a pochi giorni dal suo insediamento, un impegno così gravoso verso l’ANCI e la Regione senza alcun coinvolgimento del Consiglio comunale, con un batti e ribatti tra Colonna e le opposizioni.

I consiglieri del centro-destra Stefano Diperna, Michele Palazzo, Vitantonio Battista

Alla fine – dopo l’intervento di Stefano Diperna (che ha evidenziato come, non a caso, per motivi ambientali, i Comuni di Gioia del Colle e di Cellamare abbiano rifiutato l’allocazione di un impianto di compostaggio) – si è giunti ad una conclusione in apparenza condivisa: l’elaborazione di un atto deliberativo (da prepararsi probabilmente nella Commissione consiliare competente) che sancisca in maniera definitiva la volontà del Comune di Mola per lo stralcio del sito Martucci dal Piano regionale dei rifiuti, la sua chiusura definitiva, la sua bonifica e il rifiuto di qualsiasi ipotesi di riconversione, compreso il diniego all’allocazione di un impianto di compostaggio.

Pure il tema della chiusura del Punto di primo intervento situato presso la RSA, e previsto a partire dal 1° ottobre, ha fatto ingresso nel dibattito, sia pure indirettamente, sollecitato da un volantino distribuito in aula da Vittorio Farella del PSI di Mola. Ma nessuna determinazione è stata presa dal Consiglio che, infatti, non era in sede deliberante.

In ogni caso, il Sindaco ha illustrato i contatti avviati col neo Direttore Generale della
ASL di Bari, Sanguedolce, proponendo poi che la Conferenza dei Capigruppo consiliari del 27 settembre possa discutere dell’urgente problematica, condividendo uno specifico ordine del giorno da votare nella prossima seduta di Consiglio Comunale che si terrà il 2 ottobre. A sostegno del Sindaco è intervenuto il consigliere Franco Battista.

Una delle questioni più spinose degli ultimi tempi, è atterrata nella sala consiliare a cura del consigliere del Movimento 5 Stelle Michele Daniele. Si tratta della vicenda dei 24 alloggi di Via De Nicola che, come ricorderanno i lettori, nei mesi scorsi ha portato il Comune di Mola ad emanare un’ordinanza di sgombero degli appartamenti.

L’ordinanza è stata emessa in ottemperanza alle numerose pronunce della Magistratura, per fare posto agli aventi diritto secondo una graduatoria ufficiale e definitiva, stilata da un commissario ad acta, già alcuni anni fa, dietro nomina della giustizia amministrativa,  a seguito dell’inerzia, nel corso del tempo, degli amministratori locali pro-tempore e degli Uffici comunali.

Il Sindaco ha risposto soltanto parzialmente, dicendo che la decisione di non costituirsi nel procedimento avviato dagli attuali residenti contro l’ordinanza di sgombero è stata decisa a seguito del parere negativo del responsabile del Settore Urbanistica, ing. Vito Berardi, che peraltro, va evidenziato, risulta essere l’autore dell’ordinanza. Si tratta di una decisione piuttosto singolare: normalmente l’ente che emana un’ordinanza la difende in ogni sede. Ma così non è stato in questo caso.

Quanto alle altre domande contenute nell’interrogazione (pubblicata da noi integralmente nell’articolo: “24 alloggi di Via De Nicola: il M5S interroga il Sindaco“), Giuseppe Colonna ha rinviato ad opportuni approfondimenti. L’Assessore all’Urbanistica e Lavori pubblici Nico Berlen, sindaco all’epoca della genesi della delicata questione, sebbene sollecitato ad intervenire dal consigliere Michele Daniele, si è rifiutato di rispondere.

Il consigliere Michele Palazzo ha svolto numerose interrogazioni. Nello specifico ha chiesto chiarimenti in merito alla richiesta formalizzata dall’associazione “TerraMare” di posizionare alcune fioriere sui pali della pubblica illuminazione del sagrato della Chiesa Maddalena, in occasione della Festa Patronale e alla bonaria soluzione adottata dal Sindaco nei confronti del giovane autore del “tuffo” nella fontana monumentale in occasione della Festa patronale, accusando Colonna di avere un occhio di riguardo per associazioni e persone che, a suo parere, sarebbero, direttamente o indirettamente, riconducibili alla coalizione di maggioranza “Cantiere civico”.

Il Sindaco ha respinto le accuse, dicendosi equidistante ed equanime nei confronti di tutte le associazioni locali, chiarendo che la richiesta di “TerraMare” aveva ricevuto il parere favorevole della Responsabile del Settore contratti e appalti dott.ssa De Bellis.

In merito al “tuffatore”, Colonna ha spiegato che la sanzione bonaria “pedagogica” adottata (far partecipare il giovane all’iniziativa “Puliamo il mondo” promossa sotto l’egida dell’Amministrazione comunale) è anche dovuta all’assenza di un regolamento comunale che punisca, con idonee sanzioni pecuniarie, gesti come quello compiuto dal giovane.

Va tuttavia evidenziato che la nuova formulazione del Codice dei Beni culturali prevede il reato di uso illecito dei beni culturali e paesaggistici e che la Magistratura penale sta perseguendo a norma di tale violazione le sempre più frequenti immersioni nelle fontane monumentali italiane.

Inoltre, il consigliere M. Palazzo ha chiesto di sapere come la Giunta comunale intenda soddisfare la richiesta di alcuni imprenditori molesi che avrebbero intenzione di investire nell’area PIP (Piano Insediamenti Produttivi) di contrada Scannacinque, ma non dispongono dei lotti. Il Sindaco e l’Assessore Berlen hanno risposto che si andranno a monitorare le assegnazioni di lotti non attivati da alcuna attività imprenditoriale e quindi se ne dichiarerà la revoca, con opportuna procedura formale, favorendo così l’ingresso di nuove concrete iniziative economiche.

Sempre Michele Palazzo, sebbene abbia lodato l’inaugurazione da parte del Sindaco della rinnovata scuola elementare “Montessori”,  ha sollecitato il Comune ad intervenire con opportuni controllo di sicurezza  sui bagni che, nella sua illustrazione, presenterebbero alcune pericolosità da eliminare.

Il consigliere M. Palazzo ha poi evidenziato l’imminente scadenza (il 30 settembre) dell’appalto di raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani in capo alla società Ercav srl (ex Lombardi ecologia). In tal senso, ha chiesto al Sindaco di dare rassicurazioni ai dipendenti di tale società circa il riassorbimento nell’azienda che subentrerà nell’appalto (ditta Falzarano), già vincitrice della gara per l’intera locale ARO (comprendente i comuni di Mola, Conversano, Polignano e Monopoli).

Il Sindaco, in risposta, nel chiarire di aver già incontrato i dipendenti Ercav, ha detto che esistono problemi in ordine al subentro della ditta Falzarano, poichè il Comune di Monopoli, in ambito AGER (Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti), ha contestato a tale azienda numerosi inadempimenti contrattuali che potrebbero portare ad una decadenza dall’appalto.

In tal senso, sebbene i funzionari comunali chiederanno tutta la documentazione alla ditta Falzarano finalizzata alla stipula del contratto, la Giunta comunale ha chiesto un parere pro veritate all’avv. Vittorio Triggiani per decidere in merito alla successione dell’appalto comunale di raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani, tenuto conto che l’AGER ha inviato una diffida ad adempiere entro 30 giorni all’impresa in questione e che il grave inadempimento anche in uno solo dei comuni della locale ARO (Ambito Regionale Ottimale) travolgerebbe la validità dell’appalto per l’intero comprensorio.

Il consigliere Michele Daniele del M5S, dopo aver illustrato l’interrogazione sulla questione dei 24 alloggi, ha evidenziato di aver protocollato alcune interrogazioni ma di non aver ricevuto alcuna risposta.

In particolare, Daniele ha evidenziato di aver presentato altre 3 interpellanze presentate in forma scritta: monitoraggio delle infrastrutture a rischio (con un elenco analitico che comprende altre strutture, oltre a quelle già trasmesse dal Comune al Ministero delle Infrastrutture); misure per il contenimento della diffusione dei volatili in ambito urbano; installazione di colonnine per veicoli elettrici.

Il consigliere di maggioranza Franco Battista (in piedi) con accanto i consiglieri Maria Antonietta Colonna, Giovanni Gallo, Elisabetta Sciannameo

Inoltre ha richiamato di aver richiesto accesso ai seguenti atti senza però ottenerli: relazione tecnica progetto di ristrutturazione scuola Montessori; dati di bilancio in formato aperto (non in PDF), in modo da potersi elaborare; elenco associazioni sportive cui il Comune ha concesso i propri impianti sportivi, e a quali canoni.

Tuttavia, nonostante i richiami, non ci sono state risposte esaustive da parte del Sindaco se non vaghi cenni, dai quali, ad esempio, si è appreso (a proposito delle misure di dissuasione volatili) che i lavori alle facciate di Palazzo Roberti avranno inizio il 1° ottobre.

A fine della seduta, dopo la dichiarazione di insoddisfazione del consigliere, è nato un vivace scambio di opinioni tra Daniele e il Sindaco sulle modalità e i tempi di risposta e sull’accesso agli atti che il consigliere chiede in formato elettronico, anche a fronte di precise e-mail inviate con posta elettronica certificata.

Il Sindaco ha contestato le richieste di Daniele: secondo Colonna è necessario modificare sia lo statuto comunale che il regolamento del Consiglio per inserire le nuove forme di accesso e fruibilità telematiche. Una modifica non accettata dal consigliere pentastellato, secondo il quale la gerarchia delle fonti fa prevalere la norma sovraordinata (in questo caso il Codice dell’amministrazione digitale – D. Lgs. 82/2005) sulle norme comunali.

E anche in questo caso, come già per la questione della mancata sanzione in danno del “tuffatore”, va detto che le norme si applicano, non si interpretano. Infatti, l’obbligo per le Amministrazioni locali di adeguare tutta la propria attività secondo le norme del Codice dell’amministrazione digitale non è opzionale nè richiede obbligatoriamente alcun adeguamento statutario e regolamentare.

Infatti, ai sensi dell’art. 43, comma 2 del d. lgs. n. 267/2000 e succ. mod. (recante il Testo unico degli enti locali), “i consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di ottenere dagli uffici, rispettivamente, del comune e della provincia, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato”.

A tal fine, le amministrazioni “assicurano la disponibilità, la gestione, l’accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell’informazione in modalità digitale e si organizzano ed agiscono a tale fine utilizzando con le modalità più appropriate e nel modo più adeguato al soddisfacimento degli interessi degli utenti le tecnologie dell’informazione e della comunicazione” (cfr. art. 2, comma 1 d.lgs. n. 82/2005, recante il c.d. Codice dell’amministrazione digitale).

Il consigliere di centro-destra Stefano Diperna ha svolto diverse interrogazioni, peraltro respingendo i rilevi della consigliera Mariagrazia Delcane finalizzati a richiedere “interventi meno polemici e sterili da parte delle opposizioni“.

Tra di esse: l’assenza di adeguata pulizia e manutenzione della pista ciclabile Mola-Cozze; il problema del mancato passaggio dal Comune all’Enel della cabina di trasformazione installata sul fronte-mare (la cui assenza di manutenzione e adeguamento sta provocando non solo erogazioni parziali, ma anche danni all’impianto di illuminazione); l’assenza di pulizia e manutenzione degli spazi aperti del Centro diurno per disabili di Via De Gasperi, ancora in fase di affidamento gestionale.

Inoltre, Diperna ha presentato un’interrogazione per conto del movimento “Condividamola” in merito allo stato di dichiarata fatiscenza del fabbricato ex Ristorante “Gabbiano”, nella quale si chiede quali provvedimenti intende adottare la Giunta comunale in merito alla sicurezza pubblica, anche tenuto conto – ha evidenziato Diperna – dello sgrottamento provocato dall’azione del mare alla base del manufatto e dalla presenza di amianto nell’edificio.

L’Assessore Berlen, in risposta, ha chiarito che in merito al passaggio della cabina elettrica all’Enel si attende l’allineamento catastale per poterlo effettuare.

Più complessa la risposta relativa all’ex ristorante “Gabbiano”. Per Berlen, l’edificio è in completo abbandono da diversi anni e si rischia l’incolumità pubblica per il pericolo di crollo, confermando l’erosione marina alla base. L’Amministrazione comunale farà seguire una nuova ordinanza per la messa in sicurezza definitiva (a quella già esistente del 17 luglio scorso, n. 39) e deciderà il da farsi per un’eventuale operazione di demolizione della sola parte demaniale (l’edificazione che sporge dal corpo di fabbrica su proprietà privata).

Il consigliere Giangrazio Di Rutigliano ha svolto numerose interrogazioni, dopo quella principale sull’impianto di compostaggio.

In particolare, l’ex Sindaco ha evidenziato il pregio della nostra zona pede-collinare (San materno, Brenca e altre contrade minori) sottolineando che “tali aree meriterebbero maggiore attenzione e protezione da interventi di alcuni operatori che  non si fanno scrupolo di distruggere  le pareti a secco; gli operatori non si preoccupano  di tenere pulite le pareti che costeggiano le strade che diventano sempre più anguste e impercorribili, oltre che discariche a cielo aperto, naturalmente l’assenza di manutenzione delle strade e gli attraversamenti  idrici selvaggi completano l’opera di degrado.”

“Questa aggressione costante al territorio se non arginata, a cominciare  dalle zone di pregio che andrebbero puntualmente mappate, renderà velleitaria ogni ipotesi seria di sviluppo sostenibile di questa parte estremamente importante del nostro territorio.”

Quindi, Di Rutigliano ha chiesto, in attesa di azioni più organizzate e di prospettiva,  quali provvedimenti intende concretamente assumere nell’immediato l’Amministrazione comunale in merito a queste problematiche: Tutela delle pareti a secco; Pulizia delle pareti fronte strada – lame; Piano di manutenzione delle strade rurali; contrada Brenca e San Materno con Viabilità e raccolta rifiuti saltuaria; Fontana di San Materno e strada rurale fra prov. per Rutigliano e prov. per Noicattaro.

Il consigliere di maggioranza Marco Ungaro. Sui banchi della Giunta, l’Assessore Lucia Parchitelli

Inoltre, l’ex Sindaco ha svolto un’interrogazione sullo stato della viabilità nel nostro paese e, in particolare, nelle aree centrali sempre più povere di parcheggi a seguito dei lavori del fronte mare e della ristrutturazione di Piazza XX Settembre. Tale interrogazione, su richiesta di Giangrazio Di Rutigliano, verrà da noi pubblicata in un post dedicato, anche perchè implica temi più generali quali l’ampio ricorso del Sindaco ai social forum per il dibattito su tematiche strategiche cittadine.

Peraltro, Di Rutigliano ha interrogato il Sindaco sulla mancata presentazione del progetto esecutivo per la scuola materna “Arianna” (i termini scadevano il 27 luglio), con conseguente perdita di finanziamenti.

E ancora su: assenza del servizio di farmacia a Cozze nella stagione estiva; mancanza di raccolta rifiuti nel PIRP Cerulli; prospettive di recupero del Torrione e causa relativa al suolo di sedime dell’ex cinema Castello; stato di grave sporcizia della pavimentazione di piazza XX Settembre; infestazione di afidi negli alberi della piazza centrale e della villa comunale; eccessivo costo per i cittadini della notifica delle sanzioni; mancata attivazione delle foto-trappole e della video-sorveglianza; utilizzo suolo “Capasso” nelle vicinanze della stazione ferroviaria; diffusione ratti nelle adiacenze della scuola Montessori (per la verità, evidenziamo che si hanno anche notizie certe di una proliferazione preocupante di topi nel quartiere Cozzetto, con “arrampicate” anche ai piani più alti); condizioni di pericolo nel cimitero, in particolare delle volte che segnano il confine tra la zona delle vecchie cappelle gentilizie e i primi campi di tumulazione; bagni di San Domenico e loro impraticabilità per liquidi che ristagnano sulla pavimentazione.

Ulteriore questione sollevata dall’ex Sindaco della disciolta coalizione “Bene comune”, è stato lo sversamento di liquami di fogna verificatosi nel corso della stagione estiva sul lungomare di Cozze, del quale “Città Nostra” ha dato ampia notizia su questo sito, e del richiamo ad una possibile esecuzione non a regola d’arte dei lavori di realizzazione dell’impianto fognario nella nostra frazione balneare nei primi anni 2000 (tema sollevato sempre da “Città Nostra” più volte, raccogliendo una testimonianza di un operatore che ha svolto attività dirette in quell’appalto).

Le risposte del Sindaco e dell’Assessore Berlen sono state episodiche e non esaustive, con un rinvio a maggiori approfondimenti per la maggior parte delle tematiche trattate da Di Rutigliano.

Tuttavia, qui e là, si è potuto attingere a qualche informazione utile.

In alto, il consigliere di maggioranza Francesco Palazzo, accanto Mariagrazia Delcane e in basso Elisabetta Sciannameo

Per la pulizia di piazza XX Settembre si procederà all’emanazione di un’ordinanza che farà obbligo agli esercenti di pulire e mantenere in buono stato le aree prospicienti soggette ad occupazione di suolo pubblico (come è noto ai lettori, “Città Nostra” ha auspicato tale provvedimento).

Per eventuali carenze nell’effettuazione dei lavori di realizzazione della fogna di Cozze, si procederà con opportune verifiche dell’impianto.

In merito allo stato di fatiscenza del Torrione, si è provveduto ad incontrare la Soprintendenza e a sollecitare i privati all’esecuzione degli interventi di recupero: tuttavia, nessuno (nè Sindaco, nè Di Rutigliano, nè tantomeno l’assessore Berlen) ha richiamato l’azione di diretto impulso sulla Soprintendenza svolta da “Città Nostra” nel tempo, a fronte della dormiente politica e amministrazione locale). Si è pure appreso che il Castello Angioino ospiterà a breve la Pro-Loco e l’Eco-infopoint, a seguito della stipula di un’imminente convenzione (più volte annunciata, ma mai finora siglata) con la dirigenza della Pro-Loco, e che il ponticello in legno di Via Colombo verrà presto ripristinato.

Come pure si è saputo che nel mese di novembre verrà consegnata al Giudice la perizia del CTU, relativa all’eventuale demanialità del suolo di sedime dell’ex cinema Castello, nell’ambito della vertenza che vede il Comune di Mola opposto al sig. Roberto Patano, già gestore della sala cinematografica.

Per i servizi igienici della villa comunale, il Sindaco ha ammesso che si trovano in uno stato penoso, e che si interverrà per risolvere il problema di avallamento che provoca il ristagno di liquidi sul pavimento.

In relazione al cimitero, il Sindaco ha fatto dichiarazioni allarmanti: il Comune non sarebbe in grado di costruire i nuovi loculi pubblici, a causa della probabile destinazione ad altre spese dei fondi versati dai privati per la realizzazione di cappelle gentilizie (peraltro, va detto, costruite o in corso di costruzione in spazi fangosi e, di fatto, impraticabili). Sono in corso le verifiche contabili. In ogni caso, sarebbero disponibili circa 100mila euro rivenienti dai canoni delle lampade votive da destinare agli interventi di messa in sicurezza più urgenti e al ripristino della Chiesa (un’odissea infinita che non trova ancora soluzione dopo decenni!).

Infine, dopo le accuse di esponenti di centro-destra (Diperna, M. Palazzo) sulla presunta incompatibilità di alcune deleghe assessorili in capo ad alcuni consiglieri  (in particolare al dirigente sportivo Leonardo Losito), il tema è stato ripreso nel finale, provocando una forte polemica del Sindaco sia con Di Rutigliano che con Daniele.

Colonna ha difeso la sua scelta con la motivazione di un ampio e proficuo coinvolgimento dei consiglieri di maggioranza, ma Daniele ha citato l’articolo dello Statuto comunale che circoscrive l’assegnazione delle deleghe solo per progetti specifici e per limitate durate temporali.

Alla fine della defatigante maratona, musi lunghi e nervosismo tra le parti: Sindaco, Giunta comunale e maggioranza non sono sembrati a loro agio sotto la raffica di interrogazioni e interpellanze.

L’opposizione invece, anche se non omogenea, sembra intenzionata a dare filo da torcere nel corso della consigliatura. E’ il bello della democrazia.

Comunque, si vedrà.

 

 

 

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