Riceviamo dal consigliere comunale Giangrazio Di Rutigliano la seguente interrogazione rivolta al Sindaco di Mola, e pubblichiamo:

Giangrazio Di Rutigliano, consigliere comunale

Sig Sindaco,

i suoi post sui social offrono diversi spunti per interloquire con Lei.

Sarebbe, ad esempio, interessante capire come Lei intende la democrazia rappresentativa e che ruolo, sempre secondo Lei, ha il Consiglio comunale, perché a noi sembra che Lei protenda per una semplificazione dei ruoli e delle responsabilità collegate; semplificazione scivolosa e pericolosa perché come qualcuno argomenta  (Adriana Cavarero ) questo apre le porte al “populismo digitale” che fomenta una cultura del risentimento e dell’odio che è caratteristica di tutti i populismi, ma qui si aggiunge un elemento ritenuto appunto molto pericoloso che è la forte illusione di esercitare una forma di democrazia diretta. Ma questo avremo modo di affrontarlo in altre occasioni.

Leggo il suo post del 12-09-2018 : “Guardavo dall’alto via Van Westerhout ( questo sì che è romantico) chiusa al traffico e notavo i cittadini passeggiare molto più serenamente tra le varie attività commerciali. Stesso discorso dovrebbe essere fatto per C.so Umberto, via C. Battisti, Via Bovio, via Di Vagno. L’amministrazione nelle prossime settimane dovrà necessariamente prendere delle decisioni condivise con la città. Voi cosa ne pensate?”

Non sta annunciando la pulizia della piazza o l’inaugurazione di una scuola o la disinfestazione del paese, ma affronta in questo modo un tema molto delicato e complesso.

E glielo dimostro :

Sindaco da quel suo punto privilegiato di osservazione è riuscito  a vedere anche i residenti di quelle strade?

Sindaco conosce quanti cittadini abitano in quelle strade e in quelle altre vie che da quelle si dipartono?

Conosce l’età media dei residenti?

Conosce quante persone anziane abitano in quelle strade e le loro necessità?

Prima di lanciare sui social una discussione di questa portata non sarebbe stato più “avveduto” discuterne nelle sedi istituzionali (commissioni e consiglio comunale ) per far conoscere, approfondire e sviscerare le questioni ?.

Certo forse questo le avrebbe prodotto qualche like in meno da parte dei soci del club “Grazie sindaco” sempre attivi sui social, ma certamente avrebbe posto il problema nella sua giusta dimensione.

Non so se questo suo metodo è condiviso dalla sua maggioranza, ma a noi non piace, non lo riteniamo rispettoso dei ruoli che ognuno di noi riveste in questo consesso e per cui è stato eletto dai cittadini.

Affrontare questioni così delicate come quella dei centri urbani, senza un minimo, mi perdoni, di competenza specifica da parte sua e di approfondimento, sa di approssimazione e superficialità che, né la “qualità” del problema e né i cittadini meritano.

Lei legittimamente, dal suo punto di vista, può immaginare il centro urbano come un grande centro commerciale, ebbene Sindaco non è proprio così, come la copiosa letteratura sul tema certifica, è molto di più e di diverso.

I centri urbani per sopravvivere e mantenere gli elementi peculiari dell’identità locale, devono costantemente ricercare e mantenere un delicato equilibrio di convivenza fra i residenti ( che hanno gli stessi diritti e doveri di tutti gli altri cittadini ), le attività produttive, i servizi e i fruitori della città che liberamente frequentano il centro.

Il rispetto di questo prezioso equilibrio non solo garantisce la vitalità e qualità della vita in una parte della città cosi importante e critica, ma ne evita il suo spopolamento che porta con se tutta una serie di gravi problemi correlati.

Anche la chiusura di una strada del centro, la sorprenderà, se non ponderata, ha delle ripercussioni su tutto il tessuto urbano circostante.

Quando si intende mettere mano alla città in genere, e in particolar modo nel suo centro, occorre tener presente che si stanno mettendo le mani su un “corpo vivo” e bisogna avere le stesse accortezze che adopera il chirurgo quando si appresta ad eseguire un delicato intervento.

I problemi da affrontare ( es parcheggi, per i residenti e non, la viabilità, ) sono molteplici e complessi e richiedono soluzioni concrete, non  semplicistiche, ricercate sui social, notoriamente frequentati assiduamente da tuttologi, e dove (tra l’altro) nessuno è responsabile fino in fondo di quello che dice.

Quindi le chiedo, in attesa di affrontare la questione in termini più larghi e completi in questa assise, come intende affrontare l’annosa questione della viabilità nelle zone del centro urbano, decisamente peggiorata dopo il rifacimento di P.zza XX Settembre?

La questione dei parcheggi, pertinenziali e non, riveste per lei il carattere di urgenza ?

Cosa pensa questa amministrazione dei parcheggi interrati pertinenziali?

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