Comunicato stampa del PSI di Mola

Il Punto di Primo Intervento situato presso la RSA di Via Rutigliano è stato chiuso dal 1° ottobre nell’indifferenza generale.

Dal 1° Ottobre il Punto di Primo Intervento Territoriale (PPIT) di Mola è stato chiuso.

Al Sindaco del Comune di Mola di Bari

Alla Giunta Municipale

Ai Consiglieri Comunali

 

 

Muore l’ultimo presidio stabile dell’emergenza/urgenza a Mola nell’indifferenza generale di una comunità rassegnata. La mestizia con la quale sere fa il massimo consesso cittadino ha trattato il problema è il suggello alla sua lunga e noncurante agonia.

Scrivevamo lo scorso 30 luglio alle Istituzioni locali, Sindaco, Giunta e Consiglieri Comunali, un appello allarmato per quanto s‘annunciava per la fine dell’estate: la chiusura del PPIT.

Ricordavamo, nell’occasione, il nostro documento pubblico del 13 aprile precedente, intitolato “ Disastro Sanità a Mola tra criticità e speranze vane”, ove  affermavamo che “già da diversi anni andavamo denunciando la disastrosa situazione sanitaria molese, nella predominante indifferenza delle Istituzioni e nella rassegnazione degli ormai stanchi cittadini, mentre anche per l’ultimo presidio sanitario, quello del Punto di Primo Intervento Territoriale, veniva decretata la chiusura dal 1° maggio (poi differita al 1° ottobre).

E rammentavamo di aver tempestivamente reagito, chiedendo un incontro urgente al Commissario Prefettizio ed ottenendo udienza il 30 aprile successivo, a margine della quale, tre giorni dopo, consegnavamo allo stesso Commissario un pro-memoria da presentare in vista della Conferenza dei sindaci sulla sanità che si sarebbe tenuta giorni dopo.

Dunque avvertivamo che ove non si fosse intervenuti sollecitamente MOLA SAREBBE RESTATA SENZA UN PRESIDIO STANZIALE DI EMERGENZA, una situazione che offendeva la nostra città e che ci privava di servizi tempestivi di base a difesa della nostra salute pubblica.

Tutto ciò avrebbe dovuto produrre una forte reazione con la massima tempestività, una netta e decisa presa di posizione, un fronte comune rigoroso e sinergico e per questo avevamo chiesto un urgente Consiglio Comunale monotematico per rappresentare alle istituzioni regionali e sanitarie le ragioni della permanenza di questo essenziale presidio della sicurezza sanitaria e pretendere il suo mantenimento.

Ed invece è caduto il silenzio sull’argomento, inghiottito dal generale agosto ed interrotto, momentaneamente, dal Sindaco il 20 dello stesso mese per chiedere un incontro al neo Direttore Generale della ASL di Bari.

Dopo d’allora nulla fino a metà settembre fino ad un nuovo nostro richiamo il 25 settembre perché si era davvero fatto  troppo tardi.

Ciò che, però, ci ha fatto veramente male è stato l’atteggiamento dimesso di gran parte del Consiglio Comunale il 2 ottobre: dopo la relazione del Sindaco solo qualche intervento non nel merito, rivendicativo di ruoli e interessi di parte e perfino con qualche venatura polemica.

A dimostrazione sta la diserzione della minoranza ad essere rappresentata nell’incontro del 3 ottobre con il Direttore Generale della ASL Bari. Incontro deludente per le aspettative della nostra comunità; ma cosa ci si poteva aspettare da ritardi e poca cura sulla questione?

PER NOI NON PUÒ FINIRE COSÌ E IN QUALCHE MODO REAGIREMO, UTILIZZANDO OGNI POSSIBILITÀ.

Mola, 4.ottobre.2018

Per la Sezione di Mola del P.S.I.

Vittorio Farella

 

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