Redazionale

Relazione introduttiva del Sindaco Colonna

Mercoledì scorso (7 novembre) nella Sala Consigliare del nostro Comune si è tenuto l’annunciato incontro sullo stato dell’arte e le misure di contenimento e prevenzione della peste dell’ulivo come è stata definito l’attacco distruttivo del batterio Xylella fastidiosa sugli uliveti che partendo dal Salento è giunta alle porte di Fasano-Monopoli con focolai fra gli uliveti secolari e monumentali di tale area.

A parlarne è stato il Dr. Pierfederico Lanotte, Ricercatore del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante (IPSP) di Bari.

Hanno salutato i presenti (a dire il vero, l’argomento avrebbe meritato un pubblico più numeroso!) sono stati il Sindaco di Mola Giuseppe Colonna e il suo Vice e Assessore alle attività produttive Vito Orlando, che hanno annunciato una serie di incontri su temi agricoli per il rilancio commerciale delle nostre produzioni.

Gli operatori del settore presenti

Ha moderato l’incontro la biologa molese Maria Antonietta Colonna, Consigliere comunale con la delega allo sviluppo rurale e valorizzazione dei beni eno-gastronomici, che ha evidenziato l’importanza della nostra Regione nella produzione dell’olio d’oliva malgrado la grande avanzata della produzione spagnola.

Con interessanti immagini aeree i presenti hanno potuto avere un’idea molto precisa della distribuzione delle produzioni sul nostro territorio in epoche diverse e l’attuale grande prevalenza dei tendoni di uva da tavola che hanno conquistato i terreni lasciati liberi dalle altre colture, carciofo in particolare. Da qui la programmazione, in collaborazione con i Comuni limitrofi (Rutigliano, Conversano e Polignano) per un imminente incontro sull’uva da tavola.

Il relatore, Dr.  Pierfederico Lanotte, componente del gruppo di lavoro del CNR che dall’inizio ha studiato, in collaborazione con i fitopatologi dell’Università di Bari, il fenomeno Xylella, ha fatto un excursus sul caso cheha portato alla distruzione di un patrimonio arboreo che ha caratterizzato il panorama e l’economia di una importante parte della regione. Il Dr. Lanotte ha anche riferito sugli screening genetici e fitopatologici per l’individuazione di varietà resistenti all’attacco di Xylella da cui ripartire per ricostruire l’olivicoltura attraverso innesti e reimpianti. Stando alle prime esperienze sembrerebbe confortante l’individuazione di varietà resistenti anche se in numero limitatissimo.

Gli operatori del settore presenti

Il Dr. Lanotte non ha nascosto la complessità dell’operazione e i gravi ritardi nella gestione dell’emergenza che ha esposto la Regione e la Nazione agli strali dell’Unione Europea preoccupata del diffondersi del terribile batterio anche ad altre aree produttive e su altre specie vegetali considerata la capacità dei diversi ceppi del batterio di attaccare oltre un centinaio di specie. Il Dr. Lanotte ha mostrato anche le altre aree europee attaccate dalla Xylella e non esclusivamente dell’ulivo. Da qui l’esigenza anche di tutelare gli ulivi di zone non ancora colpite dal patogeno come nell’agro molese.

Il dibattito ha visto la partecipazione di alcuni operatori locali che sono apparsi alquanto scettici -se non ostili- sulle informazioni fornite dal relatore confermando una diffidenza nei confronti della ricerca incrementata anche dalla confusione creata dai tanti olivicoltori improvvisati che hanno, purtroppo, trovato spazio sugli organi di stampa.

All’incontro e al dibattito ha partecipato il nostro Vitangelo Magnifico, agronomo e ricercatore in pensione, con grandi esperienze anche a livello internazionale e già direttore di uno dei più importanti istituti di ricerca del ministero dell’agricoltura e che al caso Xylella ha dedicato due articoli su Città Nostra (Maggio, 2015 e Gennaio, 2016). Nel prossimo numero di dicembre Vitangelo Magnifico dedicherà un commento all’incontro.

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