di Francesco Mazzotta*

Il Premio Ubu, Serena Balivo, è mattatrice al Teatro van Westerhout di Mola di Bari, dove per la Stagione 2018-19 della Compagnia Diaghilev martedì 11 dicembre (ore 21) è in scena con «La buona educazione», ultimo atto della trilogia sulla fine del mondo che ha portato all’attenzione di pubblico e critica la Piccola Compagnia fondata a Modena dal drammaturgo e regista pugliese Mariano Dammacco.

Il monologo traccia una visione apocalittica dell’educazione e mette in luce la difficoltà di comunicazione nel passaggio di valori tra generazioni: una donna e il giovane nipote, il figlio orfano di sua sorella, che ha “ereditato” e per il quale deve progettare un futuro in una condizione di totale mancanza di empatia.

Interpretata magistralmente da Serena Balivo, che l’Ubu l’ha vinto nel 2017 per la categoria nuova attrice e performer, la donna deve ospitare l’ultimo erede della sua stirpe nella propria casa, nella propria vita. Deve educarlo, progettarne il futuro e contribuire alla sua edificazione. E lo fa accogliendo gli spettatori nel teatro della propria mente per condividere con loro la strada da percorrere per cercare di assolvere al proprio compito.

La protagonista di questa commedia acida e amara per voce sola – sola come l’anima solitaria di chi ha scelto di fare della solitudine la propria identità – è in preda a un dialogo costante con i propri congiunti defunti, sprofondata in un interno carico di mobili e suppellettili pensato in uno spazio scenico ideato dallo stesso regista insieme alla scenografa Stella Monesi. E qui, Serena Balivo, attrice di controllata eleganza che dà vita in modo ossessivo al personaggio, con gesti e parlata grotteschi, muove i passi partendo da alcune domande: quali sono i valori, i contenuti, le idee che oggi vengono trasmesse da un essere umano all’altro? Quali sono gli attori di questa trasmissione di contenuti? A cosa servono questi contenuti, questi valori, queste idee? A cosa ci preparano? Domande alle quali la donna, che ha volutamente deciso di non avere figli, si trova a rispondere in una realtà leggermente spostata in avanti nella deriva dei sentimenti al tempo dei social network.

Info e prenotazioni 333.1260425 – 347.1788446. Biglietti online e circuito vivaticket.

*Addetto stampa

 

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