Riceviamo e pubblichiamo dall’Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci”

Penso sia giunta l’ora di precisare. Non lo abbiamo fatto finora, sorvolando più volte, perché non ci interessava innescare polemiche inutili su fatti per noi chiari e noti, peraltro ampiamente commentati e assodati all’interno della nostra Associazione, ritenendo che ci avrebbero distolto dai problemi concreti e urgenti che stavamo e stiamo affrontando.

Dunque chiariamo: non ci siamo mai discostati dal nostro interesse primario, da sempre e continuamente perseguito, quello di provare a disinnescare la bomba ecologica ad orologeria che porta il nome di “mostro di ICCUTRAM” (come lo avevano ribattezzato i bambini della scuole elementari all’epoca delle grandi manifestazioni popolari nel 2013) e continueremo a farlo fine alla fine, se mai fine ci sarà a questa lunghissima, estenuante, logorante battaglia.

Non abbiamo, in altre parole, mai abbandonato l’imperativo di far chiudere ogni attività a Martucci e mettere subito in sicurezza i lotti dismessi, ma abbiamo invece anche richiesto di indagare su quelli abusivi, conosciuti e/o sospettati che fossero.

Abbiamo incessantemente sostenuto che Il nostro territorio ha già pagato, per oltre 35 anni, il tributo della incombenza e dell’onere di sopportare il fardello di un inquinamento diffuso e ingente (con milioni di tonnellate di rifiuti interrati anche, come si sospetta, pericolosi e nocivi) per cui era più che maturo il tempo di dire BASTA!  e per questo ci siamo spesi, abbiamo lottato e profuso ogni energia e nessuno può venirci a far la morale e mistificare la realtà.

Ma abbiamo anche visto tanti protagonisti del passato arrendersi e defilarsi , magari per stanchezza, frustrazioni, sconforto per gli  insuccessi e i fallimenti accumulati, disillusi, abbandonare la sfida, facendo così il gioco di quei poteri forti, economico/aziendali, che proprio su questo contano per portare avanti interessi non sempre leciti e confessabili.

Bene, noi, al contrario, sono ormai  più di otto anni che lottiamo e non abbiamo nessuna voglia di arrenderci. Stiamo portando avanti queste istanze in tutte le sedi, politiche e giudiziarie, e non molleremo di certo.

Vogliamo , però, essere concreti e realisti ed affrontare i temi reali e non giocare sulle ipotesi ed oggi l’effettività contenuta nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani è quella di un destino già segnato e programmato: CONTINUAZIONE DELL’ATTIVITA’ DI TRATTAMENTO MECCANICO-BIOLOGICO E RIAPERTURA DELLE VASCHE PER CONFERIMENTO RIFIUTI, con lo spettro di una possibile chiusura del ciclo con un termovalorizzatore (visto che dovrebbero costruirne uno anche in Provincia di Bari e noi a Martucci siamo destinatari di un vecchio progetto targato Marcegaglia).

E QUESTA È LA VERA MINACCIA CHE SI APPROSSIMA e con la quale dobbiamo confrontarci e misurarci!

Siamo per altro verso, però, anche coscienti che vi sono aspetti e realtà che non possiamo dominare e rispetto alle quali più che strillare, disperarsi e lottare senza utilità bisognerebbe invece ragionare. Se mai ciò dovesse accadere, abbiamo sostenuto, bisognerà capire cosa si potrebbe fare, confrontandosi apertamente, senza pregiudizi. Non far nulla, in tal caso, sarebbe anche più deleterio.


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