Redazionale

Un grave incidente si è verificato stamattina, intorno alle 7.45, sulla piattaforma dell’Eni “Barbara F”, a circa 60 chilometri al largo di Ancona: un gruista è morto e altri due operatori, tra i quali un molese, sono rimasti feriti. 

L’incidente si è verificato durante le operazioni di trasbordo di un bombolone di azoto. La gru di sollevamento, pare a causa di un cedimento delle infrastrutture su cui era installata, si è staccata.

Nella caduta, cabina e gru sarebbero finite sulla barca appoggio sulla quale doveva essere posizionata la bombola, a bordo della quale si trovavano i due operai rimasti feriti.

Il corpo del gruista, dipendente Eni, è stato individuato e recuperato all’interno della cabina della gru, che cadendo era rimasta sul fondale a circa 70 metri di profondità nelle acque circostanti la piattaforma. Eni, nel fornire le informazioni del ritrovamento, ha espresso “il proprio profondo cordoglio alla famiglia del collega“.

I due feriti, un 47enne di Mola e un 52enne di Catania, sono stati trasportati d’urgenza presso l’ospedale Torrette di Ancona con l’elicottero dell’Eni sul quale erano stati imbarcati medici del 118. Il 52enne ha accusato varie fratture ed è stato operato d’urgenza e per quanto la prognosi sia riservata attualmente non è in pericolo di vita. Il ferito molese ha riportato un trauma cranico con ampia ferita lacero contusa del cuoio capelluto e un trauma toracico: la prognosi è di trenta giorni e non è in pericolo di vita.

La Procura di Ancona ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e lesioni colpose contro ignoti.

Entrambi i feriti sono dipendenti della Bambini srl, di Ravenna, un’impresa attiva nei sevizi di appoggio offshore che conta oltre 200 dipendenti. A maggio 2018 la ditta aveva approvato un concordato preventivo per risollevarsi da una pesante situazione debitoria. La piattaforma di estrazione Barbara F conta 15 pozzi produttivi e sorge in un’area dell’Adriatico centrale nella quale vi sono numerose altre piattaforme per l’estrazione di idrocarburi.

Ecco la testimonianza del molese ferito:”Incidente sulla piattaforma Eni ad Ancona, intervista all’operaio di Mola ferito
“E’ successo tutto in un secondo, il tempo di alzare lo sguardo per capire che cosa stesse succedendo, poi ho sentito un colpo in testa. Da lì non ricordo più nulla. Secondo me sono stato colpito dal gancio della gru che in quel momento era sulla piattaforma, che poi mi pare sia caduta in mare, forse prima sulla barca e poi in mare, ma non ne sono sicuro. In linea di massima sto bene”. “Non mi ricordo molto di quello che è successo – prosegue – Da quello che ricordo io ero sulla barca insieme all’altro collega. Quando mi sono ripreso, ho chiesto solo quanti eravamo in quella barca, se in 2 o 3 perché ho capito subito che era successo qualcosa di grave”. “Da quello che mi hanno detto i medici mi è andata fin troppo bene perché portavo il casco. Credo e spero che mi abbia salvato la vita. Questo è il primo incidente del genere, ma il casco c’è sempre. Si vede che oggi doveva andare così”. 

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