di Raffaele Di Marino

Da quando ho saputo che era stato depositato dall’ing. Casulli il progetto di adeguamento dell’impianto di depurazione all’Acquedotto Pugliese (committente), progetto da realizzare con finanziamenti regionali, ho cercato in tutti i modi di conoscerne i dettagli con il solo scopo di dare dei suggerimenti di carattere tecnico, visto che per oltre 35 anni, come dirigente chimico  ho controllato i depuratori gestiti dall’Acquedotto Pugliese ed ho espresso pareri sui  progetti di adeguamento e di potenziamento di questi.

Trattandosi del depuratore del mio paese, pur se in pensione, volevo dare il mio contributo e cogliere l’occasione per risolvere finalmente i problemi del nostro, che lo affliggono fin dalla sua costruzione.

Il punto dove da ormai quasi mezzo secolo è collocato  è sempre stato infelice, perché occluso in una superficie troppo piccola e perché con il suo precario funzionamento ha costituito da sempre un disturbo ambientale ed un impedimento per lo sviluppo turistico di tutta la fascia costiera verso Cozze .

Alla fine degli anni 90, c’era stata la possibilità di realizzare un nuovo depuratore verso l’interno, al di là della circonvallazione in una zona prettamente agricola, sfruttando il successo del Comune di Bisceglie che era riuscito a spostare il suo depuratore lontano dalla costa e trasformando, quello vecchio, in un raccoglitore “chiuso ed isolato” di liquami con una stazione di rilancio verso monte.

Anche per Mola era capitata questa occasione, ma la cosa finì  diversamente, con i desideri che furono racchiusi  in una delibera del Consiglio comunale dell’epoca che ribadiva la volontà di approfondire tutta la questione  in futuro.

A distanza di circa vent’anni, il depuratore di Mola ritorna all’attenzione, non per lo spostamento ma per il potenziamento dell’esistente con un finanziamento regionale di 5 milioni e 400 mila euro. Voglioso di dare il mio contributo per ottenere il meglio ottenibile sotto l’aspetto scientifico e tecnico, ho cercato di conoscere i dettagli del progetto. Negatami di fatto tale possibilità dalla nostra Amministrazione, che pure aveva ricevuto la mia disponibilità ad una consulenza assolutamente gratuita, ho cercato altrove, e grazie all’amicizia e alla devozione di  vecchi ed autorevoli colleghi,  ho ottenuto quanto richiedevo.

Anzi uno di questi  mi ha riferito che la Regione aveva recentemente elaborato una proposta, comunicata tempestivamente alla passata amministrazione comunale e ribadita all’attuale riguardante la possibilità di un finanziamento per lo spostamento del depuratore. Da parte sua, il Comune di Mola di Bari avrebbe dovuto indicare, con una delibera di Consiglio Comunale, il sito del nuovo impianto di depurazione.

Purtroppo la risposta è stata nessuna risposta, il silenzio. E così la Regione ha dovuto recepire il programma dell’Acquedotto Pugliese, che, prevedeva il potenziamento dell’esistente dando l’incarico di redigere il progetto definitivo all’ing.Casulli, che, a sua volta, ha onorato il suo impegno, ma approntando una configurazione di processo del tutto simile all’esistente, lasciando immutati, a mio parere, tutte le condizioni di cattivo funzionamento di sempre.

Il progetto è stato presentato, ed ora sta compiendo il suo iter per la valutazione di impatto ambientale. Non ci si può permettere il lusso di perdere questa definitiva opportunità di spostare il depuratore, se non si vuole compromettere inesorabilmente il futuro turistico di Mola.

È bene che il signor Sindaco, che ha impostato la sua campagna elettorale sul depuratore e la problematica ambientale, metta tutta la sua forza, la sua capacità ed il suo entusiasmo per giungere ad una giusta e felice conclusione di questa vicenda. Sarà finalmente una bella promessa mantenuta che brillerà, in uno scenario dai toni, ahimè grigi, e significherà finalmente il rilancio turistico, economico e sociale  della nostra troppo martoriata cittadina.

 

 

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