di Nicola Lucarelli

Interessante ed accattivante incontro culturale in calendario per Sabato 15 Giugno, alle ore 20, nella Chiesa Matrice di Mola. La storia molese si arricchisce di ulteriori importanti tasselli.

Questa volta avremo chiari punti di riferimento sul nostro “gioiello”, il nostro maniero, il nostro simbolo nei secoli, grazie ad una innovativa pubblicazione, i cui autori Giuseppe Berlingerio e Salvatore Consiglio presenteranno il nuovo lavoro e si confronteranno con il prof. Paolo Perfido. All’incontro presenzierà anche il Sindaco dott. Giuseppe Colonna. Al prof. Francesco Spilotros il compito di moderatore.

Il castello angioino di Mola di Bari sorse nel XIII secolo, a difesa della città da poco fondata. Mola di Bari ha una storia antica e la sua nascita si deve al trasferimento di 150 famiglie, come disposto da Carlo d’Angiò che ritenne opportuno gettare le fondamenta di una città in un luogo tra Bari e Polignano, divenuto pericoloso per le scorrerie di banditi. Dopo la messa in opera delle mura si decise di erigere un castello. Carlo I d’Angiò, in una missiva al giustiziere di Bari, lo invitava a scegliere con attenzione le maestranze destinate alla costruzione del maniero, avvertendolo che nel caso in cui si fosse appalesato qualche errore costruttivo, si sarebbe senz’altro provveduto a correre ai ripari, addebitando tuttavia le spese alle maestranze impegnate nella costruzione, colpevoli degli errori. A queste maestranze si sarebbe poi comminata una pena “a piacere” del sovrano. La stessa pena avrebbe dovuto subire il committente, cioè il giustiziere di Bari che aveva scelto le maestranze. Insomma, ai quei tempi, si andava per le spicce!

Abbandonato poi per lungo tempo, ha ospitato un macello ed un cinematografo che è stato addossato alle mura di cinta. Dopo molti anni, grazie al cambio di mentalità ed allo sviluppo della cultura del territorio, si riuscì ad eliminare il cinematografo ed a dare avvio ad importanti opere di ristrutturazione e ripristino.

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