di Vittorio Farella (associazione Chiudiamo la discarica Martucci)

Abbiamo investito le Istituzioni politiche nazionali, regionali, metropolitane e locali per porre argine ad un pericolo immanente di disastro ambientale, l’altro giorno sfiorato solo per miracolo in contrada Martucci a causa dell’incendio che ha investito l’area della discarica. 

Di seguito la richiesta/appello della nostra associazione alle suddette Istituzioni perché si provveda al più presto, mentre noi assumeremo altre iniziative a breve ove non ci siano solleciti e positivi riscontri.

Al Ministro dell’Ambiente  dott. Sergio Costa

Al Presidente della Giunta Regionale Puglia dott. Michele Emiliano

All’Assessore Tutela Ambientale Regione Puglia dott. Gianni Stea

Al Sindaco della Città Metropolitana di Bari Ing. Antonio Decaro

e p. c.    Al Sindaco di Conversano Avv. Pasquale Loiacono

Il sottoscritto Vittorio Farella, in qualità di Presidente dell’Associazione scrivente, in merito all’incendio avvenuto in contrada Martucci, nel territorio di Conversano (Bari) lunedì 1 luglio scorso, a ridosso degli impianti di trattamento rifiuti e dei lotti dismessi 1 e 3, contenenti rifiuti tombati, nonché delle vasche A e B per servizio/soccorso di raccolta residuale dei rifiuti (una delle quali parzialmente piena ed entrambe sotto sequestro giudiziario assieme al lotto 3) e al quale incendio ha assistito a partire dalle ore 13.15 circa e fino al suo spegnimento totale intorno alle ore 14.30, con la presente intende richiamare l’attenzione delle Autorità competenti su quanto avvenuto e sulla necessità e urgenza di assunzione di misure cautelari per evitare disastri ambientali, per il momento, e solo fortunosamente, sventati.

Giunti sul posto ad incendio già in corso, assieme ad altro associato, con alcuni focolai ancora accesi e con le difficoltà dei Vigili del fuoco a seguire i vari punti di fuoco, ci rendevamo conto che i principi d’incendio dovevano essere diversi poiché si notavano nuvole di fumo provenire anche dal lato opposto delle discariche a quello dal quale noi osservavamo, ovvero da nord-est, ma soprattutto ci rendevamo subito conto della mancanza di funzionamento dell’impianto antincendio che circondava l’intero complesso. Altresì constatavamo lo stato di abbandono totale nel quale versava l’intera area, con sterpaglie ed erba alta e secca tutt’intorno, con avvallamenti nello strato di copertura in HPDE del lotto 3, che contenevano anch’essa erba secca, che se fosse stata interamente coinvolta avrebbe potuto provocare l’innesco di una reazione a catena senza limiti, portando presumibilmente ad un disastro di immani dimensioni, vista la presenza di impianti per la captazione di biogas (scaturiti dal processo di decomposizione dei rifiuti).

Tale stato di abbandono era stato accertato e verbalizzato anche nel corso del sopralluogo del 23 aprile scorso, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale di Conversano, alla presenza dell’ARPA Puglia, della Curatela Fallimentare per la “Lombardi Ecologia” e della nostra Associazione. Proprio a seguito di tale sopralluogo e della successiva riunione dell’11 giugno u.s. del Tavolo Tecnico Regionale per la valutazione dello stato ambientale in contrada Martucci, il Sindaco di Conversano si accingeva ad emanare apposita Ordinanza Sindacale per “la messa in sicurezza dei luoghi, le attività della post gestione e del recupero del percolato, ripristino e ri-attivazione dei “pozzi spia” nonché tutte le attività di bonifica delle parti risultanti potenzialmente inquinate per contrastare la minaccia per la salute e/o l’ambiente che insiste sul 3° lotto della ex discarica “Lombardi Ecologia” s.r.l. di proprietà della stessa ditta” quando è circolata la notizia della sentenza della Cassazione Civile che ha accolto il ricorso della “Lombardi Ecologia” s.r.l. ed annullato il fallimento con rinvio alla Corte d’Appello di Bari la relativa proposta di concordato preventivo; ciò faceva  slittare l’emanazione della suddetta Ordinanza, poi avvenuta l’1 luglio scorso.

Singolare circostanza: la Lombardi Ecologia probabilmente ritorna in campo per la gestione diretta, e dunque destinataria delle incombenze contenute nell’Ordinanza, e l’incendio, di natura indefinita, scoppia dopo anni di abbandono totale senza che nulla sia mai accaduto e di denunce di quanto invece sarebbe potuto accadere (tutte, per altro, cadute nel vuoto). C’è materia, a nostro sommesso avviso, per approfondire la vera natura dell’insorgenza di così sparsi focolai d’incendio.  

Ma al di là di questi aspetti e supposizioni quel che più rileva, ai nostri fini, è la messa definitiva in sicurezza del sito Martucci e dunque, per questo, il ruolo decisivo delle Istituzioni. Bisogna trovare le soluzioni e le risorse necessarie per sventare disastri annunciati. In difetto di chi aveva/ha l’onere di provvedere non si può certo restare inerti in attesa che accada l’irreparabile: bisogna intervenire con estrema urgenza!

Per questo, constatati gli appelli e l’Ordinanza del Sindaco di Conversano, Autorità sanitaria territorialmente competente ma impotente nell’anticipare le risorse necessarie per intervenire, ci rivolgiamo agli organi in indirizzo perché adottino gli interventi e i provvedimenti necessari a porre rimedio all’impellenza richiamata.

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