di Marco Sciddurlo

Una toppa al posto del lampione caduto

In diretta facebook, il 2 luglio alle 18.30, il Sindaco Colonna comunicava che il giorno successivo sarebbero partiti i lavori, di somma urgenza, per il rifacimento del muro a secco sul litorale a Cozze ed altri interventi (i lavori precedenti furono fatti nel 2010 dalla Provincia di Bari); nel contempo, si diceva nel video, sarebbero state riparate le colonnine in pietra del lungomare-sud a Mola, di fronte la chiesa di S. M. di Loreto, e la passeggiata in cemento (crollata) che da Portecchia fa accedere a Porto Colombo.

L’indomani i lavori a Cozze non partono, perché, da un successivo post pubblicato dal Sindaco su facebook, si viene a sapere che quel tratto balneare della nostra

Marciapiede rovinato

frazione è ancora di competenza della Città Metropolitana di Bari (ex Provincia), quindi, il Comune di Mola non può né progettare e né appaltare lavori per aree che non sono attualmente di sua competenza (questa vicenda mostra un agire gravemente negligente da parte dell’Amministrazione comunale, che ha sprecato tempo –e quindi denaro, perché il lavoro dei dipendenti si paga ad ore– in progettazione, reperimento dei fondi, stesura del contratto di appalto, ha appaltato i lavori; senza nemmeno prima accertarsi che ciò fosse di sua competenza). Il Sindaco rassicurava che la Città Metropolitana di Bari avrebbe comunque effettuato i lavori d’urgenza a Cozze. Ma si sa che, nella pubblica amministrazione, l’urgenza può aspettare. Infatti, a Cozze, sino ad oggi, non è partito alcun lavoro di messa in sicurezza e rifacimento.

Senza toppa e con cavi scoperti

Ma non si è nemmeno visto l’inizio dei lavori sul lungomare dinanzi la chiesa di S. M. di Loreto e per la passeggiata Portecchia – Porto Colombo.

Qual è adesso la situazione sul lungomare-sud di Mola (per intenderci, il tratto dal porto alla piazzetta antistante la chiesa di S. M. di Loreto), un tratto molto bello, che andrebbe meglio valorizzato e curato. La passeggiata veniva realizzata con colonnine e sbarre orizzontali, su alcune colonnine furono collocati graziosi lampioncini. Alcune colonnine in pietra sono danneggiate e diversi lampioncini sono caduti e mai più rimessi (con conseguente scarsa illuminazione); in alcuni casi hanno tappato i fili scoperti ed i bulloni dei “defunti” lampioni con toppe in cemento; mentre per i lampioncini venuti meno più recentemente, nemmeno la toppa è stata messa, lasciando fili e bulloni arrugginiti in bella mostra (sperando che non ci siano problemi di incolumità a causa dei fili scoperti). In alcuni punti troviamo il marciapiede danneggiato e vicino agli alberi i mattoni sprofondati.

Colonnina distrutta

 

E sul tratto di fronte la chiesa di S. M. di Loreto si assiste ad ulteriore incuria, con un certo pericolo per l’incolumità dei passanti. Oramai quasi tutte le colonnine in pietra sono danneggiate ed alcune sono completamente crollate. Sono state messe delle transenne (una di queste caduta in mare e lì è stata lasciata), ma doveva essere una situazione temporanea, invece è da anni che quelle colonnine aspettano lavori di ristrutturazione (tra l’altro, stiamo parlando di un intervento relativamente modesto, su un breve tratto di lungomare).

Transenne al posto delle colonnine

Speriamo che, almeno prima della fine di quest’estate, quell’intervento di rifacimento sia realizzato, come promesso dal Primo Cittadino.

 

 

 

 

 

Transenne legate col filo di ferro

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