Comunicato stampa*

Da sin., Palazzo, Di Rutigliano e Daniele

Durante il Consiglio Comunale del 30 luglio ultimo scorso, ancora una volta, si è avuta la prova della approssimazione con cui questa amministrazione, guidata dal Sindaco Giuseppe Colonna, governa Mola.

Si è capito subito che non sarebbe stato un consiglio “normale”, sin dalle prime battute, ma il culmine si è però toccato con la discussione relativa alla approvazione dell’assestamento di Bilancio.

Nell’introdurre il terzo punto all’ordine del giorno, “Approvazione salvaguardia equilibri ed Assestamento del Bilancio”, l’emendamento proposto dal consigliere Michele Daniele veniva dichiarato non ammissibile dall’Assessore Vincesilao perché, secondo la sua interpretazione, non presentato nei termini previsti. Secondo l’assessore, l’emendamento, doveva essere presentato almeno 5 giorni prima della seduta, cosa effettivamente prevista dal regolamento per le sedute consiliari di Bilancio.

A questo punto il consigliere Daniele chiedeva alla Segretaria comunale ed alla Responsabile dei Servizi Finanziari se questa seduta consiliare fosse da considerarsi di Bilancio o meno ed entrambe confermavano che si trattava di seduta di Bilancio.

Daniele a questo punto chiedeva entro quanti giorni i consiglieri devono ricevere gli atti da approvare nel caso di sedute di Bilancio e la risposta è stata: almeno 20 giorni prima.

Ulteriore domanda: entro quanti giorni sono stati mandati gli atti da approvare oggi? Risposta: 5 giorni.

Sono bastate queste semplici domande a mandare in tilt la maggioranza che, in preda al panico, ha proposto di sospendere la seduta per decidere il da farsi.

Dopo una pausa di oltre 1 ora la maggioranza ritornava in Aula, questa volta smentendo se stessa e ritenendo l’emendamento ammissibile. Non capendo che il problema non era più l’accettazione o meno dell’emendamento ma la evidente natura illegittima della convocazione della seduta.

A questo punto i consiglieri Michele Daniele, Giangrazio Di Rutigliano e Michele Palazzo, per evitare di incorrere in una seduta illegittima, uscivano dall’aula dichiarando il proprio dissenso nel proseguire la stessa.

Questa gestione maldestra del Consiglio ha di fatto impedito a tutti i consiglieri comunali, e a quelli di minoranza in particolare, di disporre del tempo necessario per proporre modifiche migliorative alle variazioni di Bilancio proposte dalla Giunta. Ne consegue che la seduta consiliare è da considerarsi illegittima, così come gli atti approvati durante la stessa.

Sarebbe stato auspicabile che l’Amministrazione, invece di trincerarsi con arroganza politica dietro decisioni già assunte, avesse rispettato i termini previsti dalle norme.

L’arroganza, che spesso si accompagna all’azione politica di questa Amministrazione, potrebbe essere tollerata se sostenuta da competenza e capacità ma, quando queste ultime vengono meno come accaduto ieri in Consiglio Comunale, restano solo i pasticci amministrativi e chi ne paga le conseguenze sono i cittadini.

*I consiglieri di opposizione: Michele Daniele, Giangrazio Di Rutigliano, Michele Palazzo.

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