di Nico Colella

Festa del Crocifisso a Rutigliano

Il decoro urbano è certamente la carta d’identità di un paese.  Chi deve assicurarlo? La politica.

Il cittadino può fare qualcosa? Moltissimo. Cosa? Non sporcare, non distruggere, valorizzare ciò che può. L’immagine dei cittadini di un posto, però, è data dalla partecipazione agli eventi.

Che idea possiamo avere dei rutiglianesi che in massa contribuiscono economicamente alla realizzazione della festa del Crocifisso? Personalmente ho un’ottima idea. Molesi, ieri a Rutigliano eravate in tantissimi.

Andare altrove deve farci capire queste cose. Uscire dai nostri piccoli confini deve aprire la mente. Una Festa Patronale davvero GRANDE è sintomo di una popolazione legata alla propria identità, alla propria tradizione, unita, partecipe, generosa, attenta.

Il contributo economico, mettere il lampioncino nei giorni della novena e nei 7 giovedì e venerdì precedenti la Festa, dicono molto sulla popolazione di una città.  Provate ad immaginare un paese pieno (davvero pieno) di lampioncini votivi nei mesi di luglio, agosto e settembre, che effetto darebbe a noi stessi e a chi viene da fuori? Direbbe tanto sui molesi.

Stessa cosa vale per il Palio: un gonfalone per ogni balcone, un paese pieno di gonfaloni di colore diverso da quartiere a quartiere, che idea darebbero di noi molesi? Che siamo persone legate all’effimero? Tutt’altro. Ve lo posso assicurare.

Darebbero l’idea di una popolazione bella perché partecipe, attenta, generosa e volenterosa. Non serve avere Fede, né altro. Basta un piccolo gesto fatto da casa per rendere speciale il nostro habitat. Darebbe l’idea che siamo davvero una popolazione che VIVE e che non si accontenta di ABITARE.

Pensateci.

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