redazionale

Duro botta e risposta fra Giuseppe Colonna e Michele Daniele attorno alla vicenda del progetto di adeguamento della strada statale 16 fra Mola e Bari. La contrapposizione sul tema è palese da diversi mesi, ma oggi lo scontro è sceso sul piano personale, con il primo cittadino che accusa Daniele (e Giangrazio Di Rutigliano, che ne condivide le posizioni) di remare contro gli interessi di Mola e il consigliere del Movimento Cinque Stelle che accusa il sindaco di bullismo a mezzo Facebook e di banalizzare temi complessi, accentrando la decisione e rifiutando di ascoltare il parere dei molesi.

Di seguito, la successione dell’escalation verbale.

Poche ore fa il sindaco ha diffuso dalla sua pagina Facebook alcune riprese dell’incolonnamento che anche stamattina ha interessato la statale in direzione nord, all’altezza di Torre a Mare, accompagnandole con il seguente testo:

Il Sindaco Giuseppe Colonna

“Questo video risale ad oggi, ma potrebbe benissimo risalire ad un giorno, una settimana o un mese fa. O a domani. A questo aggiungeteci un dimezzamento da quattro a due corsie, non per una settimana, ma per anni, ed immaginate le conseguenze: un enorme impatto sui flussi di traffico giornalieri durante la fase di cantierizzazione dell’opera. Questo accadrebbe nel caso in cui si decidesse di optare per i lavori di allargamento della S.S.16 anziché per la realizzazione di una variante.

Tralascio appositamente le mancate prescrizioni al Decreto Lunardi del 2001 riguardanti la sicurezza, i costi e le problematiche relative all’esproprio di numerosissimi fabbricati, le interferenze con i sotto-servizi dislocati in adiacenza o lungo la S.S.16 e con la Rete Ferroviaria esistente e la costruzione di una barriera permanente per lo sviluppo del tratto costiero tra Bari e Mola.

Comprendo e capisco le posizioni legittime dei colleghi di Triggiano e Noicattaro. Non comprendo e non capisco le posizioni dei consiglieri comunali Michele Daniele e Giangrazio Di Rutigliano che dovrebbero difendere gli interessi del nostro paese, Mola di Bari“.

Il riferimento di Colonna è al comunicato stampa che i due consiglieri di minoranza hanno diffuso sabato, con il quale hanno ribadito la loro contrarietà all’ipotesi di realizzazione di una variante alla statale fra Bari e Mola, bollandola come “un’opera inutile per il nostro paese nel tratto Mola-Torre a Mare”.

A stretto giro Michele Daniele ha replicato al post del sindaco con una nota giunta in redazione, che riproduciamo integralmente:

Caro Sindaco,
a leggere il Suo post di oggi sulla statale 16, non mi sorprende che Lei non comprenda e non capisca: non è la prima volta che Le succede e non sarà l’ultima, purtroppo.

Perchè per comprendere le ragioni dell’Altro occorre essere capaci di ascoltare. Ad iniziare dai propri cittadini.
Una sola domanda, banale: ha mai chiesto ai Suoi cittadini cosa ne pensano di questa nuova bretella che collegherà Mola a Torre a Mare con 10 corsie (4+10) senza contare le 8 (4+4) corsie di complanari?

A dispetto da quanto da Lei dichiarato (non è la prima volta che Le capita e non sarà l’ultima) non è mai stata indetta un’assemblea cittadina in cui discutere di tutte le implicazioni di questa colata di asfalto. E se non fosse stata per una mia mozione, non se ne sarebbe parlato mai neanche in Consiglio comunale. Il tutto confinato in una Commissione che sta diventando sempre più imbarazzante per le tematiche (non) affrontate e per come sono affrontate le poche trattate.
A Sua differenza, io non ho verità in tasca o che qualcuno mi ha messo in tasca. Ho presentato una mozione, approvata all’unanimità in Consiglio, per la messa a punto di un regolamento che consenta di far esprimere direttamente i cittadini molesi sulle questioni rilevanti come questa.

Perché si tratta di questioni complesse, in cui ci sono interessi contrapposti a livello comunale, metropolitano e regionale, a livello di categorie sociali, a livello economico e a livello di stile di vita. Citando a caso, certo che vi sono gli interessi di Noicattaro e di Triggiano (che vedono, come Mola, devastato il proprio territorio) così come ci sono gli interessi di un certo Decaro, cittadino di Torre a Mare ed ivi residente nonché sindaco di Bari.

Poi, a livello molese certo che vi sono interessi differenti: chi è interessato solo a raggiungere Bari nel minor tempo possibile, chi è interessato a conservare l’identità del proprio paese, chi è interessato a speculazioni edilizie, chi è interessato a conservare la propria fonte di reddito derivante dall’agricoltura, chi è interessato ad evitare consumo di suolo inutile, chi si sposta solo in macchina e chi vorrebbe spostarsi agevolmente in treno. Certo, c’è anche chi è interessato alla salvezza del pianeta ma è scarsamente interessato alla salvezza del proprio territorio.

Ma, come al solito, Lei trasporta tematiche serie e di importanza vitale per il futuro di Mola in questi imbarazzanti post, tra l’altro intrisi di un bullismo latente. I molesi credevano di aver eletto un Sindaco e si ritrovano un influencer, alla stregua di una Chiara Ferragni qualsiasi.

Se i Molesi vogliono questo raddoppio di superstrada a poche centinaia di metri da un’altra superstrada personalmente non ho nulla in contrario: ognuno si assume le proprie responsabilità. Ma vorrei che ci fosse uno strumento per sondare gli orientamenti della nostra comunità. Perché non è Lei, né una Commissione di 5 membri a doverlo decidere.

Non starò qui a provare a spiegarLe ciò che non capisce e lo rimando ad altra nota che Le farò pervenire pubblicamente a breve. Qui mi limito solo a una proposta (che resterà inascoltata come le tante altre fatte in questo primo anno di consigliatura): attivi subito un qualche strumento per avviare una discussione su questa nuova bretella, si analizzino i pro e i contro, si valutino le possibili alternative o almeno, si venda cara la pelle per ottenere compensazioni adeguate senza svendere il nostro territorio e senza farci colonizzare da interessi altri. Inizi a convocare una assemblea cittadina e si attivi uno strumento per sondare l’orientamento della comunità molese. Che sia Mola intera a decidere sul suo futuro. Non io. Né Lei.

 

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