di Giuseppe Colonna*

La nostra marineria, unitamente alle marinerie del basso Adriatico è ancora una volta in sciopero a causa della stringente normativa europea sulla grandezza delle maglie delle reti da pesca che si aggiunge alle criticità sempre più crescenti sulle norme, i ristori e il caro gasolio che attanagliano un’intera categoria.

La città di Mola di Bari pur nel rispetto dell normativa comunitaria si schiera in modo convinto e deciso in favore dei nostri pescatori, atteso che ritiene fondate e motivate le ragioni della loro protesta.

Non è possibile, infatti, utilizzare uno stesso metro di valutazione dalla Scandinavia al Mediterraneo, atteso che le tipologie di pescato sono non solo differenti ma diametralmente opposte.

Non bisogna assolutamente abbassare la guardia rispetto a temi quali le norme di sicurezza e la taglia del prodotto pescato, ma sulla questione relativa alle misure delle reti, non è più differibile un’analisi puntuale della questione ascoltando le legittime richieste della nostra categoria ittica, che poi sono le stesse di quelle dell’intero territorio pugliese.

Per questo motivo esprimo ai pescatori della mia città la vicinanza dell’amministrazione comunale che oggi, come lo scorso febbraio, continua a chiedere una revisione della normativa comunitaria e nazionale, atteso che lo stesso non risulta essere compatibile con le esigenze economiche e lavorative della nostra marineria.

Su questo la nostra posizione è chiara e netta e continueremo a stare al fianco dei nostri pescatori per sostenere le loro legittime posizioni, cosa che stiamo già facendo contattando europarlamentari e rappresentanti di istituzioni che possano dare voce alle legittime aspettative della nostra categoria ittica e salvare un settore fondamentale ed insostituibile della nostra economia locale.

*Sindaco di Mola

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