Redazionale

L’abbandono di rifiuti lungo le strade o nelle campagne è un fenomeno comune in tutta Italia e Mola non fa eccezione, anzi….Un fenomeno che purtroppo non risparmia nessun sito, sia questo di particolare pregio, sia già degradato.

Non ci si farà mai l’abitudine a vedere nelle cunette o nelle piazzole delle strade le montagne di rifiuti accatastati.

Si tratta di un fenomeno che oltre a deturpare l’ambiente e il paesaggio, genera un costo non indifferente per la collettività.

La rimozione dei rifiuti ed il loro smaltimento sono a carico degli Enti proprietari delle strade o dei comuni nel cui territorio vengono abbandonati, più raramente a carico dei proprietari dei terreni che, lasciati incustoditi, diventano discariche abusive.

Si dice che i rifiuti attirino i rifiuti. I comuni sanno bene che il deposito di alcuni sacchetti di rifiuti in un determinato sito, fa si che questo diventi uno spazio a ciò “istituzionalmente” destinato e dove periodicamente il Comune si farà carico della loro raccolta.

In questo commento si vuole appunto fare riferimento all’abbandono di rifiuti domestici indifferenziati, che certo non abbelliscono, ma deturpano il paesaggio e spesso creano problemi alla salvaguardia dell’igiene pubblica.

Si tratta di un  illecito il cui accertamento ed imputabilità al suo autore non è semplice, anzi spesso è quasi impossibile. Oltre alla flagranza e al testimone oculare della condotta di abbandono, per l’accertamento dell’illecito non rimane che la videosorveglianza o l’ispezione sul contenuto dei rifiuti.

Le foto pubblicate sono di Mario Logrieco e sono state scattate questa mattina sulla Mola-Cozze: è uno spettacolo vergognoso, un’autentico colpo alla schiena ad un paese che vorrebbe protendere verso lo sviluppo turistico.

Il legislatore è intervenuto nella materia attraverso la produzione di norme non sempre utili ad arginare concretamente il fenomeno.

Si è proceduto sotto la spinta dell’indignazione dei cittadini per il crescere del fenomeno, senza tuttavia una reale consapevolezza della sua dimensione e della sua variegata articolazione.

Infatti, non è sul profilo sostanziale che il legislatore dovrebbe intervenire, quanto piuttosto sotto l’aspetto delle norme che consentono un efficace accertamento dell’ illecito.

L’accertamento e l’imputabilità della condotta al suo autore sono i momenti più delicati e complessi dell’attività degli organi accertatori, che si cimentano con questo fenomeno. Questo punto debole fa si che nella maggior parte dei casi la condotta resti impunita o, qualora si arrivi alla contestazione dell’illecito, che il verbale sia archiviato dall’autorità amministrativa o che l’ordinanza di ingiunzione sia annullata dal giudice di merito.

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CITTA’ NOSTRA – SITO E MENSILE…..

 

 

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