di Isabella Colonna*

Egregio Signor Sindaco,

ci avevo creduto. Sono stata ingenua, ma nonostante la mia età e la mia lunga esperienza, continuo a dare fiducia alle persone e a credere nella sincerità delle loro parole e dei loro propositi, fino a quando non mi accorgo che la mia fiducia è stata mal riposta. Avevo creduto che questa amministrazione voleva inaugurare una nuova metodologia nell’organizzazione degli eventi dell’Estate molese, quello della ‘programmazione partecipata’. Sono stata presente a tutti gli incontri, in cui, dopo una fase di proposte, siamo stati invitati a presentare le domande con l’indicazione degli eventi che intendevamo organizzare. Ci è stato anche detto che, al di fuori di ‘Gustiamola’ non c’erano disponibilità finanziarie, ma nella domanda potevamo anche chiedere un contributo collegandolo ad un piano finanziario dell’evento.

Sono intervenuta nella conferenza stampa di presentazione del programma dell’Estate molese sottolineando positivamente la nuova metodologia della ‘programmazione partecipata’ che, secondo il sindaco, ‘dovrebbe diventare patrimonio della comunità molese e andare anche oltre questa amministrazione’. A me non piace usare termini pesanti, né eccedere nei superlativi, posso solo dire che è stata una grande delusione e che mi sono sentita strumentalizzata e presa in giro. E spiego il perché.

Solo ora vengo a sapere che delle risorse per l’Estate molese sono arrivate e sono state erogate. Ma con quali criteri non si sa, né riesco a intuirli. Anche per Gustiamola non c’è stato nessun bando. L’associazione Alma Terra, che svolge un’attività continuativa tutto l’anno, senza chiedere al Comune mai nulla, che si fa carico anche di una propria sede, pagando 500 euro per i rifiuti solidi urbani, che partecipa anche ai bandi regionali, con buoni risultati. ha contribuito all’Estate Molese 2019, con il festival Kantun Winka alla sua quindicesima edizione. Ha organizzato a Mola dieci eventi, alcuni ad ingresso libero, altri a pagamento, per lo più concerti , con artisti professionisti di grande levatura. L’alto livello artistico dei concerti è stato riconosciuto anche da ‘Il Tacco di Bacco’ che ha evidenziato quasi tutti gli eventi. Ebbene non ha avuto neppure un centesimo. Non riesco a darmi una spiegazione, quando vedo che altre organizzazioni hanno usufruito di un contributo anche con un evento di una sola serata.

La locandina di uno degli eventi di Kantun Winka del 2019

Eppure abbiamo seguito le indicazioni date nel corso delle diverse riunioni, abbiamo presentato il programma e il piano finanziario e abbiamo anche chiesto un contributo, nelle modalità che ci erano state indicate, ma evidentemente c’erano altre vie da seguire, vie parallele che erano note ad alcuni, tanto che diversi beneficiari hanno anche snobbato le riunioni perché le hanno ritenuto inutili.

Egregio Sindaco, Le chiedo di indicarci i criteri a cui si è ispirato l’Amministrazione nell’assegnazione dei contributi. Posso capire che forse non c’erano i tempi per fare un avviso pubblico, ma c’era sempre l’assemblea delle organizzazioni che aveva più volte convocato, che sicuramente avrebbe partecipato ad una nuova convocazione ad hoc, in cui lei avrebbe potuto comunicare che era intervenuta una situazione nuova, cioè una disponibilità di risorse, spiegando come intendeva gestirle. Questo non è stato fatto. Ed è naturale che sulla distribuzione dei contributi rimangono molte ombre. Un’Amministrazione lo so, non è un contabile, non deve solo registrare l’esistente, è tenuta a fare delle scelte sulla base del suo programma amministrativo, dei suoi progetti e delle sue priorità. Ma questi devono essere resi pubblici. Si chiama ‘trasparenza’ e per un Comune non è un optional, ma è un obbligo. Per l’erogazione dei contributi è tenuto a fissare e rendere pubblici i criteri.

Non voglio neanche sapere perché la nostra associazione e il nostro festival sono stati esclusi dai contributi, voglio invece conoscere i criteri che la Sua Amministrazione ha seguito nella loro erogazione. Per assurdo se lei mi dicesse esplicitamente che l’attività della nostra associazione non è in sintonia con il suo programma amministrativo, giustificherei il fatto che la nostra associazione con 10 eventi ‘di pregio’ non abbia usufruito di nessun contributo. Ma forse in questo caso non avrebbe dovuto neanche inserire il nostro festival nell’Estate Molese. Rimane comunque la necessità, almeno ‘a posteriori’ di indicare i criteri che ha seguito nell’erogazione dei contributi. Lo deve a noi, lo deve a tutte le organizzazioni che hanno partecipato alle tante riunioni per ‘la programmazione partecipata’, lo deve a tutta la comunità molese, lo deve per rispondere, anche se a posteriori, all’obbligo della trasparenza.

La risposta a questa domanda fornirà a noi e a tutti quelli che lo vorranno, una chiave per comprendere come sono stati individuati i beneficiari dei contributi, come è stata stabilita la loro entità e anche per capire a quali principi si ispira concretamente la Sua amministrazione, al di là delle parole.

*presidente dell’Associazione Alma Terra

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