Redazionale

Ben 185mila dosi di vaccino sono state ordinate e stanno per essere messe a disposizione da Ats e Asst in collaborazione con i medici di Medicina generale di chi vorrà avere un’arma in più per prevenire l’influenza.

Quest’anno si presenta se non più aggressiva, un po’ più complessa e difficile da debellare rispetto a quella degli scorsi anni, e soprattutto in anticipo: il primo caso italiano è stato segnalato a Udine già nel mese di settembre.

Per questo arriva, più pressante del solito, l’invito degli specialisti a vaccinarsi. Lino Banfi testimonial della campagna.

Come di consueto, i cittadini di età uguale o superiore a 65 anni, i pazienti allettati, disabili, inseriti nei programmi di Assistenza domiciliare possono rivolgersi al proprio medico curante per ottenere la somministrazione gratuita. Bambini e adulti di età inferiore ai 65 anni, ma appartenenti alle categorie «a rischio» (tra gli altri, persone affette da malattie respiratorie croniche, malattie dell’apparato cardio-circolatorio, ma anche diabete, tumori, insufficienze renali e pazienti immunodepressi), possono ottenere la somministrazione gratuita recandosi presso il Centro vaccinale dell’Asst di residenza. Lo scorso anno la copertura a Bergamo è stata del 56,2%.

Lino Banfi

«Vaccinati, non farti influenzare» è il motto della nuova campagna vaccinale lanciata dalla Regione Puglia e che ha un testimonial di eccezione: l’attore Lino Banfi. Alla presentazione della campagna hanno partecipato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano; il regista Alessandro Piva, autore con Banfi dello spot confezionato per convincere i pugliesi a vaccinarsi contro l’influenza; il direttore dell’Aress, Giovanni Gorgoni; e il direttore del dipartimento regionale Salute, Vito Montanaro.

Banfi è dunque il volto che consiglia agli `over 65´ e alle persone a rischio di proteggersi contro il virus influenzale per «proteggere anche gli altri». Oltre allo spot, che verrà diffuso domani attraverso i canali istituzionali e i social, verranno affisse e distribuite nelle farmacie e negli studi dei medici di base locandine e manifesti.

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Cinzia Germinario, coordinatrice dell’Osservatorio epidemiologico, Rosa Prato e Michele Quarto degli ospedali Riuniti di Foggia e del Policlinico di Bari, Vito Novielli, presidente di Federfarma Puglia, Filippo Anelli, presidente della Federazione degli Ordini dei medici, e Michele Conversano, professore in Igiene e medicina preventiva.

Nel 2018-2019 in Puglia la copertura vaccinale è stata del 52,7%, al di sotto della soglia minima del 75% fissata dall’Organizzazione mondiale della salute: «Un dato deplorevole», ha commentato Germinario. Una copertura bassa che ha portato a 425.663 casi di infezione (10,5% della popolazione pugliese), 58 casi gravi (età media 59,5 anni) e un tasso di letalita’ pari al 24% dei casi gravi.

 

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