Redazionale

Presso il Castello Angioino si è tenuto l’evento dal titolo “Il Carcere non arresta la vita”, promosso dal Comune di Mola di Bari, Assessorato ai Servizi Sociali, l’ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna (UIEPE) di Bari, il Rinnovamento per la Vita e l’Associazione Liberi Avvocati.

L’incontro, preceduto da una Delibera di Giunta, è stato occasione per sottoscrivere un importante accordo di collaborazione tra il Comune e il UIEPE per la realizzazione di attività inclusive e a valenza riparativa dei detenuti e per il sostegno delle politiche a favore delle loro famiglie.

A tali scopi, saranno programmate e realizzate le seguenti azioni:

  • creare spazi di maggiore attenzione nei confronti della persona offesa (vittima) all’interno della vicenda penale;
  • favorire opportunità concrete/simboliche di risoluzione del conflitto del reato;
  • realizzare spazi di riflessione all’interno della comunità e dei servizi di giustizia, sull’evento reato in termini di ricomposizione del conflitto e del rafforzamento della sicurezza sociale;
  • attivare reti di collaborazione con gli stakeholder che partecipano ai programmi inclusivi e a valenza riparativa nei confronti dei soggetti sottoposti a provvedimenti di giustizia, finalizzate a sensibilizzare e promuovere il senso della riparazione nel contesto comunitario;
  • volgere attività di formazione, studio, analisi sugli interventi per riconciliare e ricomporre le fratture determinate dai fatti delittuosi, in ciascun attore della dinamica delittuosa: autore di reato, vittima e comunità;

Tali attività di volontariato a valenza riparativa prevista si configura come azione non retribuita in favore della collettività, quale parte offesa dal fatto criminoso, anche in una prospettiva simbolica, purché non si connoti come mero adempimento di impegni e si proponga di sortire delle ricadute significative nei seguenti aspetti di comportamento e di consapevolezza:

  • spinte solidaristiche,
  • visione etica delle relazioni sociali,
  • livelli di responsabilità personale,
  • realizzazione di percorsi di cittadinanza attiva.

Queste ultime si presuppone abbiano come finalità:

  • essere svolte nell’interesse dell’autore e della comunità e nel rispetto della dignità delle parti,
  • essere svolte con l’attivazione di gruppi riparativi per i soli autori di reato o tra questi e le vittime di reato (associazione di vittime),
  • responsabilizzare il reo/imputato nell’impegno dell’attività inclusiva e a valenza riparativa,
  • sostenere il reo/imputato nel processo di riconoscimento dell’esperienza di vittimizzazione e riparazione dell’offesa,
  • coinvolgere il contesto della comunità nel processo di riparazione, anche al fine di accrescere il senso di sicurezza sociale,
  • mirare alla riduzione della recidiva.

Nel corso dell’evento, moderato dall’Avvocato Donato Sciannameo,  sono intervenuti: il Sindaco, Dott. Giuseppe Colonna, l’Assessore ai Servizi Sociali, la Dott.ssa Lea Vergatti, il Capo Settore ai Servizi Socio-Culturali, il Dott. Filippo Lorusso, il Direttore dell’UIEPE di Bari, il Dott. Pietro Guastamacchia, il Garante dei detenuti della Regione Puglia, il Dott. Pietro Rossi e il Sig. Michele Guzzardi, ex detenuto per errore in regime di Art. 41 bis (regime di carcere duro solitamente previsto per i reati di estrema gravità).

Al termine dell’incontro, l’Assessore Lea Vergatti ha sottolineato la valenza civica e civile di tale accordo che responsabilizza tutta la comunità nel processo di rieducazione riparativa del detenuto; il Sindaco Giuseppe Colonna ha dichiarato la sua soddisfazione in merito a tale sottoscrizione, esperienza pilota per il nostro territorio che punterà ad avviare pratiche di reinserimento virtuoso dei detenuti, mediante le quali potranno divenire una risorsa fondamentale per Mola, abbattendo lo stigma connesso alla loro condizione.

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