Redazionale

Giovedì 15 Novembre, alle ore 18,30,  la Libreria Culture Club Cafè (Via N. Van Westerhout 71)  presenta : “Troppo lontano per andarci e tornare”, un romanzo classico, nel senso più bello del termine.

Intervengono:  Stefano di Lauro – Autore e attore; Presentano: Bruno Pompili – Autore , francesista, e Maria Laura Corrente – microbiologa veterinaria presso l’Università di Bari. Conduce : Alma Sinibaldi – Giornalista.

«Ci sono balene albine nel Pacifico.» Nella platea serpeggerà una curiosità impellente.

Sì, ci sono stati numerosi avvistamenti di balene albine,“bianche come lana” a detta di certi cronisti. E fra queste, all’inizio del secolo, si distinse un maestoso capodoglio ben noto a chi navigava nei pressi dell’isola di Mocha, al largo delle coste cilene. A causa di ciò, la creatura fu battezzata col nomignolo di Mocha Dick, e divenne leggendaria per esser sopravvissuta a un centinaio di attacchi, per aver distrutto lance e danneggiato baleniere. Ci hanno persino scritto un romanzo sulla caccia a una balena bianca: s’intitola Moby Dick.»

Fulminea come un salto di balena, da un ripostiglio della memoria proruppe una frase: “Anche un’opera d’arte ispirata dalla disperazione nutre di vita l’animo di un uomo”. Nounours, capelli biondini piuttosto sottili, iridi blu oltremare, cute glabra e chiara, un panama calcato sulla testa per proteggersi dal sole, vaga senza meta tra i boulevard di Arles rimuginando su arte e vita, su reale e immaginario, chiedendosi “cosa fare domani”.

Un incontro fortuito lo porterà al piccolo circo “Au Diable Vauvert” che diventerà il suo porto sicuro, la sua famiglia. Il Diable è un microcosmo di esseri unici, dediti al culto della meraviglia, i cui nomi evocano la magia dell’arte, della “loro” arte itinerante, vissuta sulle strade di Francia fin-de-siècle tra sordide periferie punteggiate di vicoli ambigui e luoghi memorabili. Ognuno di loro si rivelerà a Nounours attraverso il racconto della propria esistenza. Tra le righe aleggia il fantasma di Leopardi e vi si intravede l’ombra di Melville evocata da Marcel Schwob, singolare e solitario spettatore di una delle loro rappresentazioni.

Ingresso libero

Info: Tel. 080 4737228

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