Redazionale

Un terremoto di magnitudo 6,5 è stato registrato a Durazzo, in Albania, alle 3,54 (ora italiana) di questa mattina è stato avvertito in tutta la Puglia, dal Gargano al Salento (soprattutto).

All’alba, con un post su Facebook, il governatore Michele Emiliano ha precisato che dalla sala operativa della Protezione civile della Regione “non risultano segnalazioni di danni in Puglia“. Dato confermato dai tecnici intorno alle 8. Intanto si sono registrate altre scosse, quella più forte qualche minuto dopo le 7: “Ho contattato il sindaco di Tirana, Erion Veliaj, stanno verificando i danni”, ha scritto Emiliano.

L’evento sismico è stato ampiamente risentito sul territorio italiano, in tutta la costa adriatica e in gran parte delle regioni meridionali”, rimarcano i sismologi dell’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Ed è la Puglia, Mola compresa, la regione in cui le scosse sono state avvertite di più dalla popolazione, con un’intensità percepita più forte in Salento.

A Bari sono state molte le chiamate arrivate al centralino dei vigili del fuoco: nessun danno, secondo i primi accertamenti, “ma molti cittadini ci hanno chiamato spaventati”, dicono i vigili. Stessa situazione dai monti dauni al Salento.

Le scosse interessano la placca adriatica e sono il risultato dei movimenti di due catene montuose: l’Appennino italiano, a ovest, e i Balcani sulle sponde orientali del mare Adriatico, spiega Nicola Venisti, sismologo dell’Università di Bari. L’esperto è chiaro: “A volte si muove l’Appennino verso i Balcani e si hanno terremoti in Italia, altre volte accade il contrario e si registrano terremoti sul versante greco-albanese”.

Intanto la macchina dei soccorsi per l’Albania è partita. Con la Puglia in prima fila. Il premier, Giuseppe Conte, ha infatti autorizzato la partenza di uomini e mezzi per rispondere alla richiesta di soccorso arrivata da Tirana. E nel team ci sono (anche) alcune squadre operative dei vigili del fuoco della Puglia. “Il loro compito, oltre alle attività di ricerca e soccorso, sarà quello di garantire il necessario supporto alle autorità locali nelle attività di valutazione del danno e dell’agibilità sia su strutture pubbliche che su edifici privati”, dicono dal Viminale”.

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