di Nicola Lucarelli

Per trovare diversi esempi di mura imbrattate non serve nemmeno allontanarsi da Mola. Basta percorrere le nostre strade per notare scritte e scarabocchi di vario tipo e dimensioni fatti con spray e pennarelli. Non vengono risparmiate abitazioni, monumenti, chiese e quant’altro.

Nell’intento di sollecitare una reazione delle strutture comunali e di capire in che modo queste agiscono per sopprimere gli atti di vandalismo, abbiamo contattato la pubblica amministrazione ed abbiamo constatato che esistono più Delibere sull’ordine comunale, le quali stabiliscono che le parti esterne degli edifici, tra cui anche le facciate, devono essere ordinate e pulite. Inoltre, è tassativamente vietato scarabocchiare, disegnare o sporcare in qualsiasi altro modo le superfici esterne degli edifici e monumenti.

Le Delibere prevedono, inoltre, multe salate  per  chi viene sorpreso ad imbrattarle. Il problema è che affinché si possa sanzionare l’autore dell’atto vandalico è necessario che i vigili o i carabinieri lo colga in flagrante.

Di conseguenza, dal momento che gli atti di vandalismo vengono perpetrati solitamente nelle ore notturne quando le strade sono pressochè deserte e non ci sono vigili in circolazione, questi vengono difficilmente sanzionati.

Le autorità cittadine possono soltanto agire “post festum” cancellando periodicamente le scritte dalle facciate e da altre superfici, mentre quelle di contenuto offensivo o controverso vengono rimosse tempestivamente. Il Comune stanzia annualmente migliaia di euro per gli interventi di rimozione delle scritte dalle facciate. A nostro avviso, il problema è la frequenza con la quale vengono ripuliti i muri imbrattati, che è lungi dall’essere soddisfacente, come lascia pure a desiderare il senso civico di coloro che sporcano i muri e le strade della nostra città.

Nonostante gli sforzi delle autorità cittadine, uniti alla volontà degli inquilini dei vari palazzi di abbellire il loro condominio, negli ultimi anni siamo testimoni di una crescita esponenziale di scritte sui muri, eseguite con spray variopinti, frasi con le quali si può anche essere d’accordo, ma che quando appaiono sulle facciate rinnovate da poco più che altro provocano fastidio e rabbia.

Qui parliamo di puro vandalismo che non contribuisce in maniera positiva all’immagine della città, soprattutto se si considera il numero di anno in anno sempre più elevato di turisti che soggiornano a Mola, a Cozze ed a S. Materno.

Mola pulita ed accogliente dipende da tutti noi.

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