nota stampa di Navita srl

Non si sono fatte attendere le precisazioni di Navita srl sul contenuto dell’articolo pubblicato martedì da Città Nostra, nel quale davamo conto che l’impresa, che è concessionaria del servizio di igiene urbana nel comune di Mola, ha cessato il servizio di raccolta delle lampadine esauste presso i punti di vendita al dettaglio. Da quel momento diversi negozianti hanno smesso di accettarle dai loro clienti.

Stamani alla nostra redazione è giunta la seguente nota dall’Ufficio Stampa dell’impresa, che conferma la notizia e chiarisce, a norma di legge, a chi spetti l’obbligo del ritiro e a quali condizioni.

In riferimento all’articolo pubblicato sul sito Città Nostra il 3 dicembre 2019, specifichiamo quanto segue:

Le lampade a incandescenza e ad alogeni non sono soggette alla raccolta differenziata e sono conferibili nel secco residuo, mentre le lampadine a basso consumo non sono rifiuti speciali ma rifiuti urbani pericolosi.

Nel caso in cui un’utenza domestica non abbia necessità di acquistare una nuova lampadina, per conferirla si può recare direttamente al Centro Comunale di Raccolta oppure presso i distributori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (con superficie di vendita di almeno 400 mq). Infatti, dal 12/04/2014, ai sensi dell’art. 11, comma 3, Decreto Legislativo n. 49 del 14/03/2014, è obbligatorio da parte dei distributori di apparecchiature elettriche ed elettroniche al dettaglio di almeno 400 mq effettuare all’interno dei locali del proprio punto vendita o in loro immediata prossimità il ritiro gratuito dei RAEE, provenienti dai nuclei domestici, di piccolissime dimensioni (cioè dimensioni esterne inferiori a 25 cm) conferiti dagli utilizzatori finali, senza l’obbligo di acquisto di RAEE di tipo equivalente. Ai sensi dell’art. 38, comma 1, del Decreto Legislativo n. 49 del 14/03/2014, il distributore che non ritira a titolo gratuito un RAEE è punito con una sanzione amministrativa da € 150,00 a € 400,00 per ogni RAEE non ritirato o ritirato a titolo oneroso.

Dal 18/06/2010, ai sensi del Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 65 del 08/03/2010, è obbligatorio da parte dei distributori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, al momento della fornitura di nuove apparecchiature elettriche ed elettroniche destinate a un nucleo domestico, ritirare gratuitamente il RAEE di tipo equivalente e avviare successivamente i RAEE al Centro Comunale di Raccolta, oppure direttamente a un impianto autorizzato al trattamento. Anche in questo caso per il mancato ritiro a titolo gratuito di un RAEE sono previste le stesse sanzioni di cui sopra.

Al riguardo dei RAEE è opportuno precisare che Navita, dietro espressa richiesta dell’Amministrazione comunale, ha tenuto degli incontri con le utenze non domestiche presso la sala consiliare del comune di Mola di Bari, durante i quali sono state portate all’attenzione di queste ultime le prescrizioni normative e gli obblighi dei distributori di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Per quanto riguarda le condizioni previste dall’appalto per il servizio di igiene urbana della Navita non è previsto il ritiro dei RAEE dai punti vendita al dettaglio.


Ringraziamo Navita per la nota, che aiuta a fare chiarezza in una materia altrimenti intricata. A seguito delle precisazioni pervenute, possiamo quindi confermare che per le famiglie molesi nulla cambia in merito alle modalità per lo smaltimento delle lampadine non più funzionanti, e in generale delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) di piccola dimensione, fino a 25 cm di ingombro.

Le tradizionali lampadine a incandescenza e quelle alogene devono essere smaltite con il secco residuo. Tutte le altre lampadine sono rifiuti urbani pericolosi e pertanto non possono essere conferite né con il secco residuo né con il vetro. I cittadini possono portarle al centro comunale di raccolta oppure in qualunque punto vendita. Il conferimento è sempre gratuito ma, se il punto vendita ha una superficie inferiore a 400 metri quadri, può condizionarlo all’acquisto di un’altra lampadina.

Città Nostra non è di quei giornali che amano puntare il dito alla ricerca di colpevoli purchessia: il senso del nostro impegno è rendere Mola un posto migliore. Saremo perciò soddisfatti se il nostro articolo e i chiarimenti che ne sono scaturiti contribuiranno a favorire la tutela dell’ambiente e rendere diritti, obblighi e opportunità più chiari per tutti. (N. Bellantuono)

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