di Giuseppe Ruggiero*

Il tratto molese della SS16 (fonte: Google Street View, maggio 2018)

I politici e gli amministratori sostenitori del progetto di variante della Statale 16 che si svilupperebbe a monte dell’attuale sede stradale Bari–Mola (pensato in alternativa all’allargamento dell’attuale SS 16) evitano surrettiziamente di informare i cittadini delle comunità interessate, sulla notizia della prossima realizzazione del tratto autostradale Bari-Lecce in linea a quanto ritenuto necessario dall’Unione Europea sin dai primi Anni 90.

Il nuovo segmento autostradale è lecitamente considerato essenziale per garantire armonia ed efficienza del sistema autostradale europeo sia in relazione al traffico nazionale sia in riferimento all’efficientamento dei rapporti con i paesi extra-europei. In particolare, i territori regionali avrebbero benefici diretti che si concretizzerebbero con l’alleggerimento del traffico sulla SS 16 con particolare riferimento al traffico pesante e ai flussi turistici stagionali e a quelli di lunga percorrenza.

Nell’autunno dello scorso anno, il consiglio regionale pugliese accoglieva all’unanimità l’idea di realizzare il nuovo tratto autostradale coniugandola alla necessità di potenziare la strada SS 16 attraverso la realizzazione della terza corsia. Nel tempo la Regione e i governi comunali dei territori interessati hanno ritenuto troppo impattante l’ipotesi della terza corsia (soluzione tecnica fattibile e prospettata dalla stessa Anas) e hanno elaborato l’idea di una variante a monte dell’attuale sede stradale dimenticando però che a monte della attuale rete stradale verrà realizzato nel prossimo futuro l’asse autostradale Bari–Lecce.

Se questo insano pensiero avrà una concreta realizzazione il territorio interessato rischia di essere attraversato da tre assi stradali paralleli (quattro se si considera l’antico tracciato della SS 16, oggi strada litoranea) e relativamente vicini che si tradurrebbero in tre profonde e definitive fratture territoriali e paesaggistiche.

La beffa sarebbe ancora più dissacrante ed ingiusta per il territorio di Mola che – senza aver alcun beneficio dalla realizzazione dell’opera infrastrutturale Anas – verrebbe squartato dalla variante della SS 16 in corrispondenza di un comprensorio agricolo di altissimo valore rischiando di essere interessato nel prossimo futuro dal passaggio dell’autostrada Bari – Lecce nella probabile ipotesi che gli amministratori e i politici comunali siano in continuità con gli attuali governanti e quindi capaci di accettare supinamente che il nuovo tratto autostradale attraversi le zon più interne del nostro territorio (Brenca, Pozzovivo, ecc.) piuttosto che interessare i territori comunali più interni.

* Comitato Difesa Territorio Molese

 

Condividi su: