di Vito Marangelli

A 80 anni dalla morte una esemplare commemorazione di Piero Delfino Pesce.

Piero Delfino Pesce può essere considerato nella storia della nostra città il personaggio politico di maggior rilievo nazionale.

Un fondamentale contributo critico all’analisi della sua opera fu fornito dal prof. Vitantonio Barbanente negli anni ’70 del secolo scorso. Una pubblicazione del 1975  a cura del prof. Guido Lorusso raccoglie, con il patrocinio dell’allora Amministrazione Comunale di cui fu Assessore alla Cultura Enzo Linsalata e Sindaco Vitantonio Capotorto, contributi che analizzano prevalentemente la figura politica di Piero Delfino Pesce. Ricordo di aver seguito, quindicenne, la relazione di Michele Cifarelli, personalità di spicco del Partito Repubblicano di allora e di esserne rimasto assai colpito.

L’evento che si è da poco concluso, realizzato dal dott. Guido Lorusso con il contributo del Club Unesco di Conversano e del mensile “Città Nostra” diretto dall’avv. Marco Sciddurlo, ha avuto il pregio di proporre, per la prima volta credo, in un formato gradevole le diverse facce della personalità dell’uomo Piero Delfino Pesce.

Dopo il saluto del Sindaco Giuseppe Colonna, la relazione iniziale del dott. Guido Lorusso sulla biografia e l’azione politica ha sintetizzato con toni commossi la più estesa  relazione del 1975.

A seguire sono stati illustrati gli aspetti meno noti del politico:

-il letterato (la prof.ssa Anna Consiglio ha brillantemente raffigurato la temperie letteraria e artistica dello spazio storico nel quale P.D. Pesce visse);

-l’artista (la prof.ssa Valeria Nardulli si è avvalsa di una presentazione multimediale per mostrare i principali quadri dipinti soprattutto nel periodo del forzato ritiro dalla politica attiva e tracciarne le sorgenti figurative europee);

-il teatrante (il prof. Francesco Saverio Minervini ha analizzato le sue principali opere teatrali e i loro riferimenti napoletani con relativi propositi di critica sociale).

I contributi attoriali della prof.ssa Isabella Gaudiuso e di Paolo Panaro hanno impreziosito la serata emozionando il pubblico con brani tratti dagli scritti di P.D. Pesce.

L’evento è stato preceduto dalla bella esecuzione di un’aria in lingua francese sul “Và pensiero” cantata da Katy Daniele accompagnata al pianoforte da Leonardo Laudadio.

In definitiva, una serata riuscitissima che può proporsi come modello di valorizzazione di una personalità importante della nostra Storia, ma ricordata solo in momenti ‘topici’ come gli anniversari e che invece può suggerire forme più concrete e stabili di memoria.

Non ultimo il valore emotivo della sede in cui la conferenza si è svolta, il Palazzo in cui Piero Delfino Pesce visse, conservato grazie all’opera della famiglia Rotondi e in particolare di Margherita Rotondi, attuale padrona di casa e animatrice della vita artistica della struttura.

Sala gremitissima e applausi a tutti gli oratori.

 

 

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