Redazione

Il gruppo consiliare “La Voce” (composto da Leonardo Losito –capogruppo– e Marco Ungaro) ha emesso oggi un comunicato, apparso su internet, sul caso dell’avv. Losito Leonardo (eletto nel 2018 consigliere comunale nella lista “La Voce”, presidente della III commissione consiliare, che ha competenza in materia urbanistica). Il caso sollevato dal consigliere ing. Michele Daniele, del M5S, con delle interrogazioni in Consiglio comunale e poi discusso a porte chiuse nella commissione “controllo e garanzia” (di cui fa parte lo stesso avv. Losito) riguarderebbe una ipotesi di incompatibilità del consigliere Losito, in quanto ha difeso, come avvocato, dei suoi clienti in due processi, uno penale, dove è parte lesa il comune di Mola, e l’altro dinanzi al TAR Puglia, contro il comune di Mola. Il problema sorge perché queste difese sarebbero state svolte anche nel periodo in cui l’avv. Losito era già consigliere comunale, pertanto, amministratore. Nel Consiglio comunale del 29/11/2019, il Vice-Sindaco avv. Vito Orlando, nel rispondere all’interrogazione presentata da Daniele, con riferimento al solo procedimento penale, affermava che «l’avvocato che in precedenza aveva il patrocinio di questa causa, nel momento in cui è diventato consigliere comunale ha rinunciato alla procura. Questa rinuncia è depositata agli atti, è quindi in comune. In considerazione della evidente incompatibilità nella quale in ogni caso si sarebbe trovato».

Anche nel comunicato del gruppo consiliare “La Voce” (che qui sotto si riporta integralmente) è scritto che l’avv. Losito, appena eletto consigliere, rinunciava tempestivamente a questi incarichi professionali.

Il processo penale in questione dovrebbe essere quello identificato al 9795/2017 r.g.n.r., che vede due imputati e come parti lese il comune di Mola e altri due cittadini. Abbiamo contattato il difensore della parte civile (i due cittadini), l’avv. Gaetano Franzese, che, in possesso delle copie della documentazione dei fascicoli della Procura e del Tribunale penale di Bari, ci ha fornito informazioni, che appaiono divergenti con quanto dichiarato dal Vice-Sindaco e scritto nel comunicato del gruppo consiliare “La Voce”.

Il consigliere M. Daniele interroga l’Amministrazione

Ma prima, per chiarezza, dobbiamo dire di che si tratta. È un caso di abusivismo edilizio commesso in zona vincolata (a meno di 300 metri dal mare), che vede soggetti lesi sia il comune di Mola (che, nel 2017, emetteva un’ordinanza di rimozione delle opere abusive e ripristino dello stato dei luoghi) e sia due cittadini (difesi dall’avv. Gaetano Franzese).

Secondo quanto riportatoci dall’avv. Gaetano Franzese, la Procura di Bari avvia le indagini, dove vengono indagati i sig.ri M.G. e M.A., autori delle opere, ai quali viene nominato un difensore d’ufficio, l’avv. Antonio Bellino.
Il 7 marzo 2018, l’avv. Losito deposita in Procura la nomina quale difensore di M.G., mentre M.A. rimane difesa dall’avv. Bellino.
Dopo la chiusura delle indagini, il 4 marzo 2019 vengono notificate le citazioni al giudizio penale, la cui prima udienza viene fissata al 14 maggio 2019. Le notifiche vengono fatte agli imputati, alle persone offese, tra cui il comune di Mola, ed agli avvocati degli imputati, cioè all’avv. Leonardo Losito (difensore di M.A.) e all’avv. Antonio Bellino (difensore di M.G.).

Dunque, il comune di Mola, nel marzo 2019 veniva a conoscenza che il consigliere Losito risultava difensore di un imputato in un processo penale che vede come parte lesa la città di Mola. Nel processo penale l’amministrazione comunale non si è costituita parte civile; il consigliere Daniele, al riguardo, ha chiesto alla Giunta perché non c’è stata la costituzione di parte civile, ma, nonostante siano trascorsi diversi mesi dall’interrogazione, non ha ancora ricevuto una risposta documentata.

In data 7 marzo 2019, l’avv. Losito, quale difensore di M.G., deposita richiesta per ottenere copie degli atti del fascicolo e le ritira il 14 marzo 2019.

Sempre secondo quanto riferitoci dall’avv. Gaetano Franzese, il 14 maggio 2019 l’avv. Leonardo Losito deposita in udienza la procura con nomina per l’imputato M.A., pertanto, il Giudice dott.ssa Calzolaro revoca la nomina dell’avv. Antonio Bellino, in quanto dall’udienza del 14 maggio 2019 entrambi gli imputati sono difesi dal difensore di fiducia avv. Leonardo Losito. In udienza erano presenti personalmente entrambi gli imputati.

La difesa degli imputati chiedeva che il processo venisse definito col rito abbreviato (pertanto, si doveva concludere con quella udienza), purché fosse consentita la produzione di nuovi documenti. Questa richiesta veniva rigettata ed il processo proseguiva secondo il rito ordinario; pertanto, l’avv. Losito chiedeva di fare il controesame dei testi della parte civile e della procura (tra cui c’è il Comandante dei Vigili Urbani di Mola) e depositare nuovi documenti, nel corso del processo. La causa veniva rinviata al 28 gennaio 2020.

Soltanto in data 27 gennaio 2020, un nuovo difensore, l’avv. Donato Biancofiore, depositava nel fascicolo del tribunale le procure di nomina che gli imputati M.G. e M.A. gli avevano conferito per la difesa in quel processo penale. Allegate alle procure, l’avv. Biancofiore depositava copia delle rinunce al mandato sottoscritte dall’avv. Leonardo Losito, datate 20.07.2018 e consegnate a mano ai sig.ri M.G. e M.A.

Sempre secondo quanto riferitoci dall’avv. Franzese, nel testo di queste due comunicazioni è scritto che la rinuncia veniva fatta in ragione dell’incompatibilità tra la figura di consigliere comunale con quella di difensore in un contenzioso con l’Ente comunale.

Inoltre, nel testo datato 20.07.2018 sono riportati la data dell’udienza del 14.05.2019 ed il nominativo del giudice che doveva tenere il processo; c’è da capire come sia stato possibile sapere questi elementi, considerando che la citazione a giudizio è stata notificata quasi otto mesi dopo (nel marzo 2019).

L’udienza del 28 gennaio 2020 non si teneva, essendo in corso l’astensione delle udienze per la protesta indetta dagli avvocati contro la riforma della prescrizione, ed il processo è stato rinviato al 24 novembre 2020.

Il Vice-Sindaco avv. V. Orlando

Riguardo al processo amministrativo, dovrebbe trattarsi di quello dinanzi al TAR Puglia – Bari, con n. 927/2017, che si è concluso con sentenza n. 1354 del 16 ottobre 2019 e depositata il 18.10.2019.

Sul sito www.giustizia-amministrativa.it è possibile, inserendo il numero di ricorso, verificare cosa è accaduto in quel processo. Si tratta di un processo telematico, pertanto, tutti gli atti e le comunicazioni vengono fatte per via telematica (sino al 2019 c’era solo l’onere di portare in cancelleria una copia cartacea del ricorso che si era già depositato telematicamente).

Ebbene, dal fascicolo consultabile pubblicamente risulta che la causa è stata iscritta l’08.09.2017; non pare sia stata depositata alcuna rinuncia al processo o ci sia stato alcun subentro di nuovo difensore del ricorrente. Il processo si è concluso nell’ottobre del 2019 con la sentenza n. 1354, che si può scaricare dal sito in file pdf.

Nella sentenza è scritto che il ricorrente è «rappresentato e difeso dall’avvocato Leonardo Losito, con domicilio digitale come da p.e.c., da Registri di Giustizia». Il ricorso è stato fatto contro il comune di Mola, che non si è costituito. Il TAR ha dichiarato il difetto di giurisdizione, essendo competente per quella causa il Tribunale civile di Bari.

Considerando quanto dichiarato dal Vice-Sindaco e nel comunicato del gruppo consiliare “La Voce” che qui pubblichiamo, ci sono diversi aspetti da chiarire sull’intera vicenda, anche con riguardo alla legittimità dell’intero Consiglio comunale e delle decisioni da esso adottate.

Ecco il testo del comunicato stampa del gruppo consiliare “La Voce”:

Riteniamo sia necessario chiarire la posizione del capogruppo consiliare Leonardo Losito, a seguito del susseguirsi delle voci e delle pubblicazioni a mezzo stampa delle ultime settimane.
Vogliamo precisare e ribadire che, il consigliere Losito ha assunto l’incarico amministrativo nel pieno rispetto delle norme che regolano la compatibilità del ruolo con la professione di avvocato dallo stesso espletata. E’, infatti, il caso di evidenziare a tal proposito come, lo stesso consigliere, per assolvere al ruolo che gli elettori gli hanno conferito, abbia rinunciato a numerosi procedimenti che vedevano coinvolto l’ente comunale.

In particolare, per quanto attiene i due casi attenzionati dagli articoli pubblicati, il consigliere Losito ha più volte dichiarato di aver assunto entrambe le difese in epoca precedente all’incarico amministrativo, rinunciandovi tempestivamente.

Dopo gli innumerevoli tentativi di chiarimento della propria posizione, supportati da atti a garanzia di una condotta professionale trasparente e rispettosa del suo ruolo professionale nonché amministrativo, il gruppo consiliare LA VOCE non intende sottrarsi alla verifica della posizione del suo capogruppo mediante apposita procedura consiliare, ponendo fine, una volta per tutte, alla vile gogna mediatica alla quale è stato preventivamente sottoposto l’avv. Losito.

Il gruppo consiliare LA VOCE

 

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