di Marco Sciddurlo

Nell’articolo “Ecotassa: stangata per il comune di Mola”, pubblicato su questo sito il 15 marzo scorso, si illustrava come, con la determina n. 79 del 10 marzo 2020 del Dirigente della Regione Puglia della Sezione Ciclo Rifiuti, c’è stata la «validazione delle percentuali di raccolta differenziata dei Comuni per la determinazione del tributo speciale per il deposito in discarica e in impianti di incenerimento senza recupero energetico dei rifiuti solidi e contestuale assegnazione a ciascun comune della Provincia di BARI dell’aliquota di tributo dovuto per l’anno 2020».

Nella determina regionale è disposto il costo del conferimento in discarica o negli impianti di incenerimento senza recupero energetico (ecotassa). Il sistema di calcolo è sia “premiale” che “punitivo”, nel senso che più alte sono le percentuali di raccolta differenziata, partendo da una soglia base del 65%, più basso è il costo per ogni tonnellata di rifiuti indifferenziati smaltiti; mentre, se si scende al di sotto del 65%, oltre a pagare il costo più alto per tonnellata (che è di € 25,82), si aggiunge una aliquota del 20% (cioè una aggiunta di € 5,164 per tonnellata). Pertanto, i comuni che non raggiungono il 65% di raccolta differenziata devono pagare € 30,984 per ogni tonnellata di rifiuti indifferenziati da smaltire. 

La determina, con la fissazione dell’ecotassa, viene fatta sulla base dei dati forniti dai comuni e validati dall’ARPA. Nella determina regionale del 10 marzo, per Mola è scritto che «la documentazione trasmessa dai Comuni di Gravina in Puglia, Turi e Mola di Bari risulta essere non conforme a quanto previsto dalla legge regionale 8/2018 ai fini della validazione», pertanto, nella determina non è riportata la percentuale di raccolta differenziata. Comunque, la determina attribuisce a Mola il costo massimo, ossia € 30,984 a tonnellata.

Messa in questi termini, sembrerebbe che il costo maggiore sia stato causato solo da un invio errato della documentazione da parte del comune di Mola. Ma non c’è solo questo.

Città Nostra è riuscita ad acquisire ulteriori informazioni, precisamente l’allegato 3 dell’istruttoria dell’ARPA, «ECOTASSA 2020 DATI % RACCOLTA DIFFERENZIATA, DETTAGLIO % RD NON VALIDABILI DA ARPA». Per quanto riguarda il comune di Mola di Bari, nelle «MOTIVAZIONI % RD NON VALIDABILI COMUNICAZIONI “ECOTASS2020”», è scritto: «dichiarato 61,61% ma non conforme dichiarazione DPR 445/2000 (manca sia documento identità che firma digitale)».

Pertanto, anche se l’Amministrazione molese avesse trasmesso correttamente la documentazione, così da essere validabile, la situazione non cambierebbe, perché, con una percentuale di raccolta differenziata inferiore al 65%, un comune paga di ecotassa il massimo importo, con l’aggiunta dell’aliquota del 20%, cioè € 30,984 per tonnellata.

Sul sito del Portale Ambiente della Regione Puglia è possibile consultare i dati della raccolta differenziata per tutti i comuni pugliesi. Ebbene a Mola abbiamo avuto nel 2019 una raccolta differenziata al 61,92%, (Rutigliano 80,77%; Noicattaro 76,59%, Conversano 66,9%; Monopoli 37,84%, Polignano a Mare 56,54%). Mentre non sono riportati i dati dei primi mesi del 2020; solo per alcuni comuni ci sono dei dati, per es. Noicattaro a gennaio ha raggiunto il 77,47%, Conversano a gennaio ha il 69,63% ed a febbraio il 70,51%.

Se vediamo gli anni precedenti, notiamo che per il nostro paese nel 2019 si è invertito il precedente trend di crescita della percentuale di raccolta differenziata. Nel 2018 avevamo raggiunto una percentuale di differenziata del 65,13%, nel 2017 del 63,67%, nel 2016 del 60,36%, nel 2015 del 57,95%, nel 2014 del 58,71%.

Mola deve cambiare rotta e ritornare ad aumentare la raccolta differenziata dei rifiuti, cercando di imitare i comuni più virtuosi; ne verrebbe un bel risparmio per i cittadini, perché con un’alta percentuale di differenziata si riduce sia quantitativo di tonnellate portate in discarica e, inoltre, quelle tonnellate costano meno (in ragione dei meccanismi del calcolo dell’ecotassa). Basta fare un confronto con l’ecotassa determinata per il 2020 con la determina regionale del 10 marzo scorso:  Rutigliano pagherà € 12,91 a tonnellata per rifiuti smaltiti in discarica o in un impianto di incenerimento senza recupero energetico, Noicattaro sborserà € 15,49, a Conversano il costo di € 18,07, mentre Mola dovrà pagare € 30,984 per ogni tonnellata di rifiuti indifferenziati.

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