di Francesco Spilotros

Il Presidente del consiglio Conte

Il momento storico che stiamo vivendo non è per niente facile: un virus diventato pandemico mette in pericolo le nostre vite.

I Governi nazionale e locale stanno facendo tutto ciò che è umanamente possibile per limitare i danni cercando di contenere il contagio.

Stiamo vivendo due ordini di difficoltà: dal punto di vista psicologico nell’accettare il cambio repentino del nostro modus vivendi,  e l’annullamento delle relazioni sociali, il non poter uscire di casa se non per motivi impellenti.

Che ci sia ansia e paura in ognuno di noi è cosa del tutto normale, ma che qualcuno faccia dei giochetti in questo periodo della nostra vita, che possiamo tranquillamente definire il più buio ed incerto, che si diverta ad incrementare la paura, ad accrescere l’ansia, questo proprio non lo possiamo accettare.

Spesso le voci che ci giungono sono il frutto di cattive interpretazioni, il messaggio originale non è stato ben compreso o mal interpretato, e in questo caso la colpa non la si può dare a nessuno: fa parte dell’uomo essere fallace.

Però, quando qualcuno intenzionalmente sparge voci infondate per godere nel vedere le reazioni delle persone, allora ciò non è ammissibile. Infatti, circola materiale a mezzo whatsapp e Facabook che insinua, afferma o lascia intendere realtà inverosimili che però fanno parte della paura subconscia collettiva. E si scatena il panico nelle persone.

La natura umana è vulnerabile e, specie in momenti come questo, è facile instillare il morbo della paura che è pure contagiosa, perché siamo tutti figli, fratelli, sorelle, mariti, mogli, zii, nipoti, amici, e quindi è naturale che ci si preoccupi per gli altri, per i nostri cari. Allora, l’untore di manzoniana memoria, ma moderno ed attuale anche dopo qualche secolo, si diverte a vedere le reazioni delle persone in cui ha instillato il germe della paura.  Gli untori fanno leva sulla debolezza delle loro “vittime”, sulla loro paura. A questo punto è bene affermare con chiarezza che i supermercati non chiuderanno e neanche le farmacie e che non è necessario svuotare gli scaffali del supermercato perché la merce continuerà ad arrivare.

In questi casi ciò che fa la differenza è lo spirito critico che ciascuno di noi ha: deve essere più forte della paura. In una società ben organizzata come la nostra non si potrà mai arrivare ad una condizione simile a quella del secondo conflitto mondiale quando il cibo veniva razionato.

I supermercati non chiuderanno ma i prezzi non devono salire senza motivo. I beni di prima necessità come frutta, farina, lievito, oppure mascherine e gel igienizzante devono mantenere i loro prezzi. Ciò deve accadere sia per una questione morale, di rispetto verso l’altro sia perché la Guardia di Finanza sta facendo dei controlli. I prezzi è naturale che salgano se a monte, all’ingrosso vi è stato un rincaro, ma un aumento dei prezzi ingiustificato è illegale.

E ieri sera è intervenuto il presidente del Consiglio per chiarire e confermare che farmacie e supermercati NON chiuderanno, quindi sono ingiustificati gli assalti ai negozi e le lunghe file per accedervi.

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