redazionale

Il coronavirus non fa sconti e ci costringe purtroppo a dare notizia della prima vittima molese. È infatti deceduto l’anziano di 84 anni, residente a Mola, al quale era stato diagnosticato il covid-19.

Il sindaco Giuseppe Colonna aveva comunicato alla cittadinanza l’avvenuto contagio domenica 22 marzo e informato che l’anziano era ricoverato nel padiglione Asclepios del Policlinico di Bari, interamente convertito alla gestione dei pazienti epidemici. Il ricovero risaliva ad alcuni giorni prima.

La redazione di Città Nostra era al corrente della notizia del decesso da giovedì, ma ha ritenuto opportuno temporeggiare nell’attesa che fossero le autorità a ufficializzarla. A fronte di conferme indipendenti via via più pressanti, abbiamo tuttavia ritenuto di dover sottostare al dovere di cronaca e riconoscere l’interesse pubblico all’informazione: non per alimentare la preoccupazione, già alta, della cittadinanza, ma per metterla al riparo da dicerie incontrollate e pettegolezzi sgradevoli che, in assenza di conferme ufficiali, trovano campo fertile per propagarsi.

Lo facciamo nel massimo rispetto dei familiari, ai quali ci stringiamo in un momento così doloroso: già provati dal lutto, si trovano nella dolorosa situazione di non poter onorare la memoria del defunto con i riti funebri, aggravata dalla quarantena obbligatoria alla quale si sono rigorosamente sottoposti, nel rispetto delle disposizioni di legge e della salute di tutti. A loro va la nostra vicinanza affettuosa.

Come cittadini, e come cronisti, possiamo solo ribadire che il coronavirus è un nemico insidioso, che si propaga molto facilmente, ma che cammina solo sulle nostre gambe: se ciascuno di noi continuerà ad agire con responsabilità e prudenza, limitando le uscite ai casi indispensabili, mantenendo il distanziamento sociale e avendo la massima accortezza all’igiene delle mani e delle superfici con cui entra in contatto, contribuirà ad accompagnare Mola, l’Italia e il mondo intero fuori dall’incubo in cui siamo piombati.

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