redazionale

I consiglieri comunali di minoranza hanno presentato due distinte interpellanze urgenti rivolte agli assessori competenti in materia di servizi sociali e di bilancio, Lea Vergatti e Giovanni Vincesilao.

Con esse Antonio Battista, Michele Daniele, Sebastiano Del Re, Stefano Diperna, Giangrazio Di Rutigliano e Michele Palazzo intendono approfondire le misure messe in atto dall’Amministrazione comunale per fronteggiare gli effetti che la condizione di emergenza dovuta all’epidemia di Covid-19 ha generato sui bilanci delle famiglie e delle imprese molesi.

La prima interpellanza riguarda l’opportunità di emettere dei provvedimenti che consentano a famiglie e imprese di differire il versamento dei tributi comunali almeno sino al 30 giugno 2020; di sospendere fino alla stessa data il pagamento delle rate relative alle rateazioni di tutti gli accertamenti attinenti ai tributi comunali, nonché di quelle relative alle ingiunzioni di pagamento, garantendo la possibilità di aumentare il numero di rate pari a quelle oggetto di sospensione; di sospendere i canoni di locazione degli immobili di proprietà comunale (abitazioni e terreni).

Infine, i consiglieri firmatari dell’interpellanza propongono di costituire un fondo di solidarietà comunale «tagliando il superfluo», ossia accedendo ai capitoli di bilancio attualmente destinati a spese superflue o rinviabili (eventi, spese di rappresentanza o simili, lavori non indispensabili, ecc.).

Con la seconda interpellanza, i consiglieri di minoranza si rivolgono all’Assessorato ai Servizi Sociali in merito alle modalità stabilite per distribuire le risorse per la solidarietà alimentare, che la Protezione Civile nazionale ha destinato al Comune di Mola (207.000 euro). In particolare, si chiede di chiarire i criteri stabiliti dagli Uffici dei Servizi Sociali per individuare la platea dei beneficiari e per stilare l’elenco delle attività commerciali dove sarà possibile spendere i buoni e dove sarà effettuato l’acquisto di generi alimentari; se si ritiene opportuno coinvolgere tutti gli esercizi commerciali che manifestino la volontà di offrire servizi correlati all’emergenza alimentare; quali enti del terzo settore sono coinvolti del processo di erogazione del servizio.

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