comunicato stampa

È stata inviata stamattina, indirizzata all’assessore ai Servizi Sociali e al presidente del Consiglio Comunale,  una “proposta di buona pratica amministrativa” dei consiglieri comunali di minoranza, finalizzata ad aprire i parchi comunali alle persone con autismo o con altre diverse abilità.

Con peculiare coincidenza, stasera dal palazzo comunale è stato diffuso il comunicato, di cui Città Nostra ha dato notizia in altro articolo, del progetto “Tempo Verde”, che per alcune categorie di disabili prevede l’apertura del parco di via De Gasperi anche per lo svolgimento alcune attività supervisionate

Di seguito il comunicato stampa della minoranza, a firma dei consiglieri Battista, Daniele, Del Re, Diperna, Di Rutigliano, Palazzo.

In questa situazione di emergenza e a causa delle misure restrittive si è determinata una condizione che costringe tutti a vivere esperienze nuove e difficili, che diventano un vero e proprio trauma per le famiglie e per i minori o adulti con spettro autistico, ADHD, disabilità intellettive gravi o con altre diverse abilità.

A tal proposito, a livello nazionale come anche nel nostro paese, in questi giorni si è sviluppato un dibattito sulle difficoltà che questi ragazzi e i loro familiari incontrano giorno dopo giorno poiché è molto difficile gestire, chiuso in casa, un bambino autistico.

In qualità di consiglieri comunali ci facciamo interpreti delle richieste che ci giungono dalle famiglie che hanno figli autistici o con altre diverse abilità e proponiamo all’amministrazione comunale che venga riaperta e messa subito a disposizione per le loro specifiche esigenze un’area pubblica all’aperto quale può essere lo stadio comunale “Caduti di Superga”, il Palazzetto dello sport, il parco di via Nino Rota, il parco giardino “Don Pedro”, l’Orto botanico in via De Nicola/via Terracini, il baby park di via De Gasperi o altra struttura che l’Amministrazione comunale vorrà individuare, con sanificazione dell’area individuata e delle strutture in essa contenute, come i giochi e le panchine.

Nel rispetto delle restrizioni previste dalle norme per la limitazione del contagio da coronavirus, le persone affette da autismo potranno recarsi con un solo accompagnatore e dovranno portare con loro un certificato medico che attesti la diagnosi.

Inoltre sarebbe preferibile prevedere un servizio di prenotazione per consentire eventuali accessi scaglionati là dove ve ne fosse la necessità.

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