dei Consiglieri di minoranza
È ormai chiaro a tutti che l’anno scolastico in corso è da ritenersi chiuso, bisogna, dunque, programmare il rientro degli alunni di Mola con lo sguardo già rivolto a settembre. Due mesi di istituti scolastici chiusi sono un periodo che dovrebbe far riflettere tutti, in particolare chi ricopre cariche istituzionali o coloro i quali fanno parte delle componenti scolastiche.
Occuparsi del ritorno sui banchi di scuola è un atto di cura e attenzione, oltre che un dovere che sentiamo forte.
Nonostante i 65 milioni di euro stanziati dal Miur per portare computer e tablet a chi non è dotato, molti studenti non sono stati raggiunti dalla D.A.D.; a ciò si devono aggiungere altre situazioni di criticità e di disagio socio-economico prodotte dal Covid-19 e che peseranno ancora di più sulle famiglie meno abbienti. Proprio a quei figli e a quegli alunni, la comunità ha l’obbligo morale di ridare la scuola al più presto.
Dobbiamo essere consapevoli che sono i figli delle famiglie più povere, con maggiore disagio sociale ed economico, a pagare il prezzo più alto. L’isolamento sociale mette in sofferenza tutta l’infanzia e accentua gravemente la diseguaglianza dei più deboli.
A tal proposito crediamo che non sia più il tempo di procrastinare, ma che occorra procedere – inderogabilmente- ad un’indagine conoscitiva (stato dell’arte degli immobili scolastici – agibilità scuola materna, elementare e media – contributi statali e regionali per l’edilizia scolastica – utilizzo fondi mensa) favorendo il confronto e il dialogo tra l’istituzione comunale, i dirigenti scolastici, i rappresentanti della componente genitori, il responsabile servizio prevenzione e protezione (RSPP) e il medico competente.
Tutto ciò allo scopo di valutare ogni possibile iniziativa per una pianificazione strategica che punti a non lasciare indietro nessuno ed al fine di creare una task force, che metta assieme varie competenze; anzitutto pedagogisti, psicologi dell’età evolutiva, tecnici dell’apprendimento, esperti di politica scolastica, per costruire un impianto che sia adeguato ai bisogni dei bambini e ragazzi, i soggetti più fragili, e a sostegno delle famiglie e dei genitori.
Nessuno deve immaginare che a settembre non si possa tornare in qualche modo a scuola. Certo sarà una scuola “speciale”, ci auguriamo solo per i primi mesi, ma non potrà certo limitarsi ad uno schermo acceso. È cresciuto il desiderio di tornare a scuola, impensabile agire diversamente.
Non lo sopporterebbero per primi i piccoli e meno piccoli, provati da questa lunga privazione di libero movimento, privazione delle relazioni, degli affetti più larghi, delle amicizie. Non lo sopporterebbero neppure i genitori, impegnati in una defatigante azione di cura e contenimento oltre ogni limite e prigionieri loro stessi del distanziamento sociale.
È dunque necessario progettare il rientro a scuola, almeno per più piccoli. L’accompagnamento alla normalità deve diventare una priorità. L’isolamento sociale mette in sofferenza tutta l’infanzia e accentua gravemente la diseguaglianza dei più deboli.
I CONSIGLIERI COMUNALI
Vitantonio BATTISTA
Michele DANIELE
Sebastiano DEL RE
Stefano DIPERNA
Giangrazio DI RUTIGLIANO
Michele PALAZZO