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Come preannunciato ieri sera dal Presidente del Consiglio Conte, ci si appresta a entrare nell’attesa e temuta fase 2, pur con i dubbi e le cautele del caso.
A grandi linee, il sindaco Giuseppe Colonna ha illustrato il nuovo provvedimento – e le sue ricadute in ambito cittadino – che prevede un lieve allentamento delle misure restrittive che ci porteranno alla scomoda convivenza con il virus.

 

Per quel che riguarda Mola, l’aggiornamento quasi giornaliero che ha interessato molte delle dirette Facebook non riporta novità, fatta eccezione la confortante assenza di ulteriori contagi, a fronte di vari tamponi effettuati.

La fase 2 non esclude un ritorno all’isolamento nella malaugurata eventualità in cui la curva dei contaggi dovesse risalire.
Rimangono i vincoli sugli spostamenti necessari e per la visita ai parenti, in attesa di una definizione più precisa del chiacchierato termine “congiunti”: nel termine rientrano anche i fidanzati, ma si attende un chiarimento dal governo.

Dal 4 maggio, chi ha residenza a Mola può rientrare.
È comunque vietato ogni tipo di assembramento. Domani ci sarà una riunione con gli altri sindaci. Le giostrine sul lungomare non saranno aperte, ma rimane attivo il babypark per l’iniziativa “Spazio Verde” dedicata ai disabili.

Non sarà consentito lo svolgimento di attività ludico-ricreativa all’aperto. Quella motoria dovrà essere individuale, con le opportune distanze di sicurezza, da garantire anche nelle visite ai parenti. Le feste in casa sono comunque vietate.
Certi comportamenti devono essere rimodulati fino a quando non ci sarà un vaccino.

Per quanto riguarda le mascherine, a breve ci sarà una prima tornata di distribuzione da parte delle Regione (costo massimo di vendita: 0,50 euro).

L’asporto è previsto dal decreto, ma il sindaco consiglia ancora la consegna a domicilio e riporta le criticità del nuovo dpcm. “Manca un segnale a turismo e spettacolo. Perché non si pensa a una riapertura di cinema e teatro, considerando i lavoratori impegnati in questi settori? L’approvazione del bilancio non è stata soggetta a rinvii e ciò crea qualche problema. Insieme agli altri comuni, abbiamo chiesto al governo un maxi-intervento da 5 miliardi”.

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