a cura dell’Associazione Chiudiamo la discarica Martucci

Nonostante i disastri svelati si continua a tormentare un sito martoriato. Va bene la solidarietà verso Regioni in emergenza rifiuti nel pieno della pandemia Covid 19, ma perché ancora Martucci, da 40 anni polo di discariche e impianti di trattamento rifiuti? E soprattutto dopo che al Tavolo Tecnico istituito per conoscere lo stato dei luoghi si è sancito un degrado da disastro annunciato?

Così per rinfrescare la memoria corta di chi ancora insiste con quel sito: è lì dove sono stati accertati interramenti abusivi di rifiuti fuori dalle discariche ufficiali; dove gli allargamenti abusivi delle stesse discariche autorizzate, hanno visto riversare milioni di tonnellate di rifiuti inghiottiti nel ventre di fosse profonde fino a 40 metri, ufficialmente di solo solidi urbani, ma accertati anche di altra natura (pericolosa e nociva); nel luogo in cui si è verificata la mancata raccolta del percolato, svanito nel nulla (ergo nelle viscere della terra e presumibilmente nelle falde acquifere); dove si è rilevata la mancata messa in sicurezza del lotto 3 nel processo post gestione, per fallimento della Ditta che lo conduceva; e noi ci aggiungiamo anche il lotto 1, prima messo in sicurezza e poi riscoperchiato così da riprodurre nuovo percolato, ovviamente non estratto e destinato alle falde. Allora ne vogliamo parlare, Emiliano e Commissario del Comune di Conversano?

Non è proprio il caso di insistere: Martucci va liberata. Per questo noi stiamo ufficialmente chiedendo alle Amministrazioni competenti e a quelle territorialmente coinvolte di intervenire immediatamente per evitare l’ennesima iattura.


Di seguito il testo della missiva inviata dall’Associazione Chiudiamo la Discarica Martucci al presidente della giunta regionale, all’assessore regionale alla Tutela Ambientale, al sindaco metropolitano e ai primi cittadini dei Comuni interessati

Egregi Presidente e Sindaci,

abbiamo appreso dalle notizie di cronaca delle ultime ore della disponibilità dell’Azienda Progetto Gestione bacino Ba 5 ad accogliere rifiuti solidi urbani provenienti dalla Calabria per essere trattati negli impianti di TMB pugliesi. Tutto ciò in conseguenza del provvedimento di Giunta Regionale del 14 maggio scorso e al successivo invito dell’Ager Puglia ai 9 impianti TMB esistenti in Puglia, per venire in soccorso allo stato emergenziale colà esistente. Nulla da eccepire sulla encomiabile solidarietà manifestata dal Governo pugliese, meno sulla scelta dei siti nei quali conferire e trattare tali rifiuti, che non sono ad impatto ambientale trascurabile. Ci chiediamo allora: perché vessare ancora Martucci nonostante tutto quel che finora si è acclarato e che riconnette ad un disastro ambientale annunciato?

Per noi questo è inaccettabile! Il sito di Martucci va escluso, poiché dopo 40 anni di (dis)onorato servizio e di conclamata contaminazione e degrado ambientale è giunta l’ora di mandarlo in pensione.

Confidiamo nell’accoglienza di questo nostro invito senza dover ricorrere ad azioni più incisive.

Mola 26 maggio 2020

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