di Vito Giustino

Questi mesi hanno privato gli artisti del loro lavoro, e noi della loro arte. I cinema e i teatri sono stati le prime attività a venir chiuse, e ancora oggi, di fatto, lo rimangono. Eppure nessuno può negare l’importanza che l’arte ha nelle nostre vite, la dimostrazione l’abbiamo avuta proprio in questi mesi di lockdown: quanto più duri sarebbero stati senza i tanti volenterosi artisti che hanno continuato a fare dirette su Instagram, Facebook o Youtube? Ma l’arte non può vivere solo di questo, l’arte ha bisogno dell’interazione, dell’esperienza dal vivo. Sia a livello pratico (i filmati su Internet in genere non si pagano e anche gli artisti hanno bollette da pagare) sia morale (l’esperienza artistica è anzitutto un profondo momento di condivisione). L’arte produce bellezza e cultura, senza queste due cose che siamo? Solo numeri.

In attesa che teatri e sale cinematografiche ottengano le necessarie garanzie per riaprire ognuno si arrangia come può, e a Mola alcune realtà culturali hanno continuato a battersi in tutti questi mesi per non chiudere. Questo mese vi parliamo dell’associazione Like a Jazz, che in collaborazione con Giù la Maschera ha indetto la rassegna “Adotta un teatro in casa”, che si terrà da venerdì 17 luglio a venerdì 18 settembre. La presentazione del programma è stata tenuta qualche sera fa presso la sede in cui avverrà gran parte della programmazione, un casolare di campagna poco fuori Mola. Vorreste conoscerne l’indirizzo?

Non si può, e questa è la prima caratteristica “particolare” di questa rassegna: è aperta solo agli iscritti all’associazione. Chiediamo ulteriori delucidazioni alla presidentessa Lisa Angelillo, da cui è partita l’idea: “Abbiamo anzitutto chiamato tutta una rete di amici, professionisti e non, a sostegno di un cartellone degno. Dopodiché abbiamo pensato che con 45 posti (questo è il numero massimo che lo spazio consente attenendoci alle linee guida) per sostenere le spese avremmo dovuto fissare i biglietti a 25-30 euro! Per cui, invece di parlare di biglietti, abbiamo dato vita a una campagna di raccolta fondi volontaria che si tiene su GoFundMe e che permette di ‘adottare’ questa casa-teatro che vuol vivere nonostante il Covid, sostenere entrambe le associazioni e le spese che devono affrontare, dalle sedie alle pulizie, all’affitto delle strumentazioni, ecc. La campagna di donazione prevede che si possa donare qualsiasi cifra perché la cultura non si fermi con la pandemia (abbiamo ricevuto donazioni anche da persone residenti a Milano o a Torino che non verranno mai ma hanno voluto darci il loro sostegno), chi invece vuol essere un socio può aderire a due tipi di abbonamento: cinque spettacoli a 75€ o l’intera rassegna a 100€. Essendo una rassegna che conta tredici eventi e coinvolge in tutto quarantacinque artisti erano queste le uniche cifre possibili per non andare in perdita. Chi non è associato al momento teoricamente non può assistere a nessuno spettacolo, a meno che non restino posti liberi, a quel punto potrà fare una donazione volontaria, stiamo capendo come fare proprio in questi giorni. Circa i due spettacoli che si terranno invece al chiostro Santa Chiara il 21 e il 30 agosto, integreremo il numero dei soci sostenitori aprendo al pubblico esterno”.

Per il momento ci siamo goduti la presentazione che, come sempre quando si parla di Lisa Angelillo, non poteva essere qualcosa di formale e sbrigativo ma è stata un vero e proprio spettacolo a sé. La serata è stata introdotta da una esecuzione di “Summertime” nella versione di George Gershwin cantata da Lisa accompagnata da Paolo Daniele, Aldo Nardelli, Nicola Lepore e Mattia Catalano. Da quel momento la Angelillo ha illustrato il programma: “Era dal 23 febbraio che non ci esibivamo più. A Milano i cinema e i teatri sono stati chiusi due settimane prima di tutte le altre attività, come se il Covid si potesse contrarre solo lì… Il lockdown ci ha spiazzati e fermati, sembrava che niente dovesse riprendere. A un certo punto ci siamo svegliati, avevamo due scelte: prenderci un anno sabbatico o tentare il tutto per tutto. Quello che state vedendo stasera è stato realizzato da diciassette iscritti a entrambe le associazioni, e se siamo qui è solo perché siamo uniti in un unico sogno: non fermarci. La campagna su GoFundMe serve a far vivere le due associazioni, e questo posto che da tanto tempo volevo trasformare in una casa-teatro. Da quel punto di vista il Covid ci ha dato una mano perché ci ha fatto fermare. Essendo disoccupati abbiamo finalmente fatto qualche lavoro qui in questa casa che ora è pronta ad ospitare la rassegna”.

La quale è stata così presentata. La prima sera, venerdì 17 luglio, andrà in scena “The Room”, tre atti unici di Mark H. Levine. Rossella Triggiani e Mino Amoruso, in rappresentanza dell’associazione Giù la Maschera, hanno spiegato di cosa parla: “Siamo noi ad aprire la rassegna e saremo noi a chiuderla, e siccome siamo pazzi abbiamo accettato l’opportunità che questa donna bionica [Lisa Angelillo, ndr] ci ha dato di farvi passare un’estate diversa da quella che si prospettava. Sono tre corti teatrali, anche perché con le attuali disposizioni è molto difficile fare il teatro tradizionale (in scena devono esserci non più di tre attori i quali devono stare a un metro di distanza tra loro…), quindi abbiamo scelto questi testi di un autore americano che ha scritto diverse commedie umoristiche sul mondo della coppia. Speriamo di farvi uscire con un sorriso”. La regia sarà di Saba Salvemini e Annika Strom.

La seconda sera, domenica 26, ci sarà il primo appuntamento con “Stelle&Musica” intitolato “Occhi su Saturno”. L’astrofilo Vincenzo Coppa, che condurrà la serata, ne ha illustrato i contenuti: “E’ un evento che si tiene annualmente in tutta Italia da 4-5 anni ed è dedicato all’astronomo Giovan Domenico Cassini, vissuto nel ‘600, il quale fece numerose scoperte inerenti Saturno. Spiegheremo alcune caratteristiche del pianeta e poi faremo insieme al pubblico delle osservazioni al telescopio, individueremo in cielo stelle e costellazioni, parleremo anche dei miti che le riguardano”. La stessa sera lo showman Russell Russell terrà il concerto-spettacolo “Singing under a blessing star” (quasi tutte le serate, come vedremo, ospitano più performance).

Il 31 luglio Stella Pecollo presenterà il suo libro “Io sono bella – La leggerezza non è una questione di peso”, sull’importanza di star bene col proprio corpo, e al termine della presentazione terrà un’esibizione di burlesque. A seguire l’attore barese Giuseppe Scoditti inscenerà lo spettacolo “Te la do io la stand-up comedy” (un genere di monologo che va molto in America e che sta lentamente prendendo piede anche da noi). “Due artisti molto avanti”, li ha definiti Lisa.

Sabato 1° agosto la compagnia dei Disp’Arte (Onofrio Susca al piano, Donato Pinto al contrabbasso, Giovanni Renna alla batteria, Gianni Ladisa al sax, Miriam Stano vocalist ed Ernesto Costanza voce narrante) porterà in scena “Il funambolo”, spettacolo musico-letterario. Susca, invitato sul palco a illustrare lo spettacolo, ha preferito far “parlare” il pianoforte e dedicare un brano inedito composto da lui a Chet Baker.

Il 9 agosto secondo appuntamento con Vincenzo Coppa e l’astronomia: sarà la vigilia di San Lorenzo e osserveremo le stelle cadenti. A seguire, le luci saranno spente e si terrà il “Concerto al buio” di Francesca Leone e Guido Di Leone; sentiremo solo le loro voci, sarà “uno spettacolo anti-apparenza”, solo buio, le stelle e la musica.

Martedì 18 sarà proiettato il film “Varichina – La vera storia della finta vita di Lorenzo De Santis”, alla presenza del protagonista Totò Onnis e dei registi e sceneggiatori Mariangela Barbanente e Antonio Palumbo. A fine proiezione seguirà incontro con gli artisti.

Venerdì 21 si terrà il primo dei due eventi previsti al chiostro Santa Chiara, “The sound of breath”, concerto per armonica cromatica che Paolo Daniele (uno dei migliori armonicisti italiani) terrà in compagnia di Nicola Lepore alla chitarra, Aldo Nardelli alle tastiere, Giuseppe Berlen alla batteria e Nicola Catacchio al contrabbasso. Come assaggio della serata Daniele ha eseguito un omaggio al maestro Ennio Morricone.

Domenica 23 “il futuro della nostra associazione”, i giovani artisti Marica Dipalma e Nicola Lepore (del duo Effet Miroir), Serena Palmisano e Mattia Catalano (del duo Pantajazz), uniranno le forze nel concerto “I Quattro per caso”, due duo che per una sera diventeranno un quartetto. Per intanto si sono esibiti in un duetto sulle note di “Je veux” di Zaz.

Venerdì 28 una serata tutta pugliese: lo scrittore Nico Colucci presenterà il suo libro umoristico “Il cammino del cretino”, storia di un viaggio a piedi da Ravenna a Santa Maria di Leuca, tutta la costa adriatica Mola compresa. A seguire la cantante Giada Maragno presenterà il concerto “Assolo”. “E’ stata un’ospitata del tutto casuale, – spiega Angelillo – le avevo parlato di questo progetto e lei mi ha detto che a fine agosto torna in Puglia a trovare sua nonna che abita a venti minuti da qui, per cui ha subito voluto prendervi parte”.

Domenica 30 si torna al chiostro Santa Chiara con l’attore Francesco Foti (visto anche nella fiction Rai “Il cacciatore”) e il suo monologo brillante “Niuiòrc Niuiòrc”, storia di un single cinquantenne alle prese con la città di New York.

Ultimo appuntamento venerdì 18 settembre con un nuovo spettacolo inedito dell’associazione Giù la Maschera (che come detto apre e chiude la rassegna), “Love”, anch’esso strutturato in tre atti unici.

Settembre vedrà anche dei corsi di formazione per professionisti: sabato 5 e domenica 6 la vocal coach Eleonora Bruni terrà insieme a Lisa un corso sulla gestione della voce in scena, mentre sabato 12 e domenica 13 l’attrice e cantante Alex Elton terrà un corso di clownerie e infine domenica 20 Albert Hera terrà un corso di improvvisazione corale per cantanti, strumentisti e compositori. Tutti i corsi saranno tenuti presso il chiostro Santa Chiara.

Poi arriverà l’autunno e vedremo cosa ci porterà.

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