di Giambattista Bello

Egregio Signor Sindaco,

ricordo bene che Lei si è molto speso per delimitare i contagi da corona-virus nel nostro paese, per limitarne i danni, sin dai primi giorni che se ne ebbe notizia.

Ora tutto il lavoro da Lei svolto, tutti i sacrifici di migliaia di cittadini che hanno rigorosamente rispettato la quarantena e che ora continuano a rispettare le norme di sicurezza dettate dal Governo Nazionale, rischiano di naufragare per colpa di chi quelle norme non rispetta, palesemente, ostentatamente.

Domenica scorsa, mentre passavo da fronte mare di via Colombo, ho visto nel gazebo di un ristorante gli avventori ammassati, i tavoli così ravvicinati, in barba a ogni normativa, che il cameriere a stento poteva passare tra essi per servire.

Mi sono chiesto: ma nessuno effettua controlli? nessun vigile urbano? nessun carabiniere?

Il momento è cruciale perché stanno sorgendo nuovi focolai infettivi in Puglia; e si è constato che anche gli assembramenti nei ristoranti sono stati in diversi casi fonte di contagio. Peraltro, m’è parso che molti degli avventori non fossero molesi, il che significa che qualcuno di fuori Mola potrebbe importare qui l’infezione.

Signor Sindaco, ripongo fiducia nelle sue capacità per porre rimedio a situazioni simili, per far rispettare le norme. Con la stima di sempre.

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