di Michele Daniele*

Il consigliere Daniele in un intervento al Consiglio Comunale

La caratteristica principale della desertificazione è data dalla irreversibilità del processo o dalla sua estrema difficoltà di arresto.

È la riflessione che mi è venuta a mente nel rilevare che le ultime sedute comunali sono tutte andate deserte: due sedute di commissione urbanistica e la seduta di consiglio del 28 luglio. Desertificazione fisica conseguente ad altri generi di desertificazione: legale, amministrativa, operativa.

Sedute andate deserte formalmente per mancanza di numero legale, se non per mancanza di legalità tout court. Le prime due sedute perché presiedute da un presidente che siede in consiglio a causa di un voto palesemente illegittimo (violazione di almeno un paio di articoli di legge: artt. 78 e 49 del TUEL). La terza perché presieduta da un presidente che ha consentito innumerevoli illegittimità nel corso dei due anni di sua presidenza, evidenziate in altri interventi.

Perché come Movimento 5 Stelle abbiamo disertato le suddette sedute?

Perché crediamo che la politica sia la risultante di uno scontro tra pressioni legittime e pressioni illegittime. Noi crediamo che movimenti come il nostro debbano esercitare tutte le pressioni legittime consentite proprio perché sappiamo che le pressioni illegittime sono tante e si muovono nell’ombra. Se noi dicessimo: visto che le cose stanno così ci rassegniamo e conviene adeguarci, tradiremmo la nostra funzione. Se non di vincere, il nostro compito è di rendere difficile la vita a quella politica che vive di carrierismo, di artifici, di accordi sottobanco, di mercimonio degli ideali e dei valori in cui crediamo.

La desertificazione e la sua caratteristica di irreversibilità ci hanno convinto che l’amministrazione Colonna è dannosa per Mola. Prima la si manda a casa e prima si potrà riprendere a ricercare quel cambiamento che questa amministrazione è stata incapace di avviare. Questo sarà il nostro obiettivo prioritario, da perseguire con tutti i mezzi legittimi, inclusa la non partecipazione agli organi comunali.

Le menzogne che sono state e che verranno dette al riguardo sono tante ma la verità è una sola: la nostra opposizione all’attuale governo di Mola, con tutti i mezzi consentiti.

I politici di professione vestono la menzogna con i panni della verità attraverso la più perfida e raffinata delle forme: la bugia proiettiva, che consiste nel puntare i riflettori su un angolo di verità per nascondere alla vista tutto il resto.

Gli elettori non dovrebbero consentire che la scena sia dominata da mistificatori, da prestigiatori, da giocolieri con droni, da venditori di fumo, che vivono di mirabolanti annunci e di miseri risultati.

Crediamo che i politici non debbano mistificare e che, quando sbagliano, ammettano i propri errori e le proprie debolezze, anche quelle elettorali. Insomma, delle persone di cui fidarsi.

*Michele Daniele, consigliere comunale M5S

 

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