di Michele Daniele*

Specchio stradale danneggiato da oltre un anno e non sostituito

Nel celebre film “Il cacciatore” tutti ricordano la scena della roulette russa, divenuta ormai uno spettacolo mortale con tanto di suspense e di pubblico scommettitore.

A Mola, dalle parti dell’incrocio tra via Ricciotto Canudo e via Fratelli  Laterza (la via vecchia di  Conversano) c’è la versione molese della roulette russa: la suspense è la stessa, manca il pubblico scommettitore ma si potrebbe rimediare.

Venendo da via Ricciotto Canudo e volendo girare a sinistra sulla via vecchia per Conversano per andare verso Mola, l’attraversamento dell’incrocio è una vera e propria roulette russa: l’erba alta che sporge dai cigli della strada impedisce totalmente la visuale.

Teoricamente lì dovrebbe esserci uno specchio per aiutare nella manovra ma da oltre un anno è rimasto solo un palo che una volta serviva a sorreggere uno specchio, come da foto qui riprodotta.

La suspense all’atto dell’attraversamento è davvero tanta: si riuscirà ad attraversare senza che vi sia un incidente con un qualche mezzo proveniente da o che sta andando verso Mola?

In fondo la probabilità che il colpo non parta nella roulette russa è dell’83%, più o meno la stessa probabilità di riuscire a farla franca nell’attraversamento di tale incrocio.

Cosa ne pensa questa giunta comunale? Potremmo trasformare la roulette molese in una attrazione turistica?

Per gli amanti del genere splatter quella stessa zona riserva delle vere e proprie chicche.

Basta provare a percorrere a piedi il tratto da quell’incrocio lungo via Fratelli Laterza verso il rondò di via Sant’Onofrio: un vero e proprio Scary Movie.

Pedoni che devono destreggiarsi tra le auto che sfrecciano a pochi centimetri e i rovi che ti contendono lo stretto ciglio della strada, perché di marciapiedi ovviamente neanche a parlarne.

E meno male che non c’è alcuna illuminazione perché altrimenti vi sarebbero anche i pali della luce a contendere i pochi centimetri entro cui devono arrangiarsi i temerari pedoni.

Come si dice, un po’ per celia un po’ per non morir…

*Consigliere comunale M5S

 

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